JOHORE (A. T., 95-96)
È il più vasto dei cinque stati malesi non federati (19.885 kmq., con le isole adiacenti); esso occupa la parte meridionale della Penisola di Malacca e confina a E. col Mare Cinese meridionale, a N. con lo stato di Pahang, con quello di Negri Sembilan e col territorio di Malacca, a O. con lo stretto di Malacca; a S. lo stretto di Tebrau lo separava fino al 1923 dall'isola di Singapore, con cui ora è congiunto da una diga. Ivi è il capo Romania (1°10′ N.), che è il punto più meridionale del continente asiatico. Il paese, che ha la sua massima elevazione nel M. Gunon Ledang (m. 1360), è per la massima parte collinoso e coperto tuttora da foreste. Il fiume più importante è il Muar, il quale bagna il territorio d'egual nome, nella parte NO. dello stato; ivi è anche la città di Bandar Maharani (13 mila ab.). Lo sviluppo del paese è stato in questi ultimi anni molto notevole; gli abitanti, che erano solo 180.412 nel 1911, sono aumentati a 282.234 nel 1921 e a 343.063 nel 1930 (densità 17,2 per kmq.); essi sono per due terzi Malesi, per un terzo Cinesi e Indiani (20 mila); religione prevalente è la musulmana. Più che le ricchezze minerarie (concentrate presso Jemaluang, nella parte NE. dello stato: miniere di ferro e di stagno), il rapido progresso del paese è dovuto alle piantagioni di caucciù, che nel 1930 hanno permesso un'esportazione di 39 milioni di dollari di gomma (su 59,7 d'esportazioni totali; importazione 47, 1 milioni). Ciò è stato agevolato dalla costruzione d'una rete ferroviaria, di cui il tratto più importante è quello che attraversa tutto il paese da NO. a SE. (linea Penang-Singapore). Capoluogo dello stato è Johore Bharu (Nuova Johore; ab. 15.312 nel 1921), posta di fronte a Singapore, che fu ceduta nel 1819 all'Inghilterra. I rapporti con questa sono regolati dal trattato dell'11 dicembre 1885 (con l'emendamento del 12 maggio 1914), in base al quale il sultano s'impegna ad accettare un consigliere legislativo inglese (General Adviser) e un consiglio legislativo ed esecutivo.