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WILSON, John

di Salvatore Rosati - Enciclopedia Italiana (1937)
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WILSON, John

Salvatore Rosati

Scrittore scozzese, nato a Paisley il 18 maggio 1785, morto a Edimburgo il 3 aprile 1854. Nel 1812 pubblicò un volume di poesie: Isle of Palms, cui ne seguì un altro, The City of the Plague (1816). Nel 1818 perdette tutta la fortuna ereditata dal padre e si trasferì a Edimburgo per dedicarsi alla professione legale, ma nel 1817 cominciarono i suoi rapporti col Blackwood's Magazine, del quale fu da allora principale collaboratore, con lo pseudonimo di "Christopher North". Nel 1819 si stabilì a Edimburgo nella cui università ebbe (1820) la cattedra di filosofia morale, che tenne fino al 1851.

Pubblicò dapprima sul Blackwood's Magazine varie opere (The Trial of Margaret Lindsay, 1823; The Foresters, 1825, ecc.) oggi dimenticate; ma trovò la sua via nel 1822, anno in cui cominciò sulla rivista la pubblicazione delle Noctes Amorosianae, che dopo il 1825 furono in massima parte opera esclusiva del W. Le Noctes sono divagazioni su argomenti d'ogni genere, ora esposte in forma conversativa, ora dialogate, le quali si fingevano avvenute in immaginarî banchetti tra personaggi inventati. Incapace di freni e di misura, il W. trovò l'espressione più adatta in queste Noctes, scritte con grande naturalezza, spesso in un perfetto linguaggio dialettale, che conserva una sua spontanea eloquenza.

Opere ed edizioni: Il materiale delle Noctes fu parzialmente pubblicato dal W., in The Recreations of Christopher North (1842, voll. 3) e nei voll. 4 di Essays Critical and Imaginative (1866). Edizione dei Works, a cura di J.P. Ferrier, voll. 12, Londra 1855-58 (mancano le prime puntate delle Noctes, i Dies boreales e gli scritti su Spenser). Ediz. completa delle Noctes Ambrosianae, a cura di E. Shelton Mackenzie (2ª ed. riveduta, voll. 5, New York 1866).

Bibl.: M. Gordon (figlia del W.), Christopher North, Edimburgo 1862; Mrs. Oliphant, William Blackwood and his Sons (Annals of a Publishing House), voll. 2, Londra 1897.

Vedi anche
Kathleen Ferrier Cantante inglese (Higher Walton, Lancashire, 1912 - Londra 1953). Si diplomò in pianoforte nel 1928 e studiò poi canto con R. Henderson; nel 1943 iniziò la sua carriera concertistica. Dotata di una bellissima voce di contralto e di eccezionali qualità interpretative, fu ammirata interprete di opere teatrali, ... Margaret Oliphant Oliphant ‹òlifënt›, Margaret (nata Wilson). - Scrittrice inglese (Wallyford, Midlothian, 1828 - Wimbledon 1897). La sua produzione fu sempre molto copiosa. Fin dal primo romanzo (Passages in the life of Mrs. Margaret Maitland, 1849) si orientò verso il realismo, del quale adottò anche la forma del romanzo ... poesia Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di poesia è individuabile, nell’uso corrente e tradizionale, nella sua contrapposizione a prosa, in quanto i due termini ... dialogo La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.  letteratura Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo proprio luogo, e senza tener conto degli elementi dialogici contenuti nelle liriche, nei poemi, nella ...
Vocabolario
wilsoniano
wilsoniano 〈uil-〉 agg. – Relativo al presidente degli Stati Uniti Th. W. Wilson, con partic. riferimento ai principî e agli ideali che informarono la sua azione politica (v. wilsonismo): l’utopia w. di una perpetua pace e cooperazione tra...
wilsonismo
wilsonismo 〈uil-〉 s. m. – Il complesso dei principî teorici, degli ideali spesso utopistici, dei tentativi e propositi su cui Thomas Woodrow Wilson 〈u̯ìlsn〉, presidente degli Stati Uniti d’America dal 1913 al 1920, fondò la sua politica...
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