WILLIAM, John
Missionario e colonizzatore inglese, nato a Londra il 29 giugno 1796, morto a Erromango il 20 novembre 1839, uccisi dagli abitanti di quell'isola. Viene annoverato tra i più importanti missionari cristiani (protestanti) anglosassoni dell'epoca moderna, per il sincero ardore che l'animava, e per la caratteristica unione di attività propagatrice della religione cristiana e di attività colonizzatrice, nel senso culturale e nel senso economico, che contraddistingue la sua opera e la sua vita movimentata. Avviato dai suoi al commercio, nel 1814 entrò in contatto con la famosa London Missionary Society, e nel 1816 cominciò la sua attività di missionario, dapprima nelle Isole della Società, poi in genere nei mari australi. Introdusse in quelle isole la coltivazione e la raffineria della canna da zucchero, e cercò di proteggere i prodotti dell'arcipelago contro la politica fiscale proibitiva della Nuova Galles del Sud, entrando così in discordia con i dirigenti della Società, che lo sconfessarono e lo lasciarono solo. Egli continuò avventurosamente (anche costruendosi da solo e senza ferro una nave per i suoi viaggi) la sua opera di colonizzazione e propaganda religiosa, che accompagnava le tipografie e l'organizzazione economica alle chiese. Nel 1832 giunse anche alle isole Samoa. Nel 1834 tornò a fare un viaggio di conferenze in Inghilterra, dove ebbe molto successo. Nel 1837 pubblicò a Londra la narrazione delle sue avventure. Poi riprese i suoi viaggi missionarî fino alla morte.