TYLER, John
Decimo presidente degli Stati Uniti, nato a Greenway, nella contea di Charles City (stato di Virginia), il 29 marzo del 1790, morto a Richmond il 18 gennaio 1862. Laureatosi nel 1807, nel 1809 venne ammesso all'esercizio dell'avvocatura. Nel 1811 fu eletto alla Camera dei delegati dello stato, dal 1816 al 1821 rappresentò la Virginia nella Camera federale dei rappresentanti, dove seguì le idee di Jefferson. Dal 1823 al 1825 era nuovamente nella Camera dei delegati del suo stato, di cui fu governatore dal 1825 al 1827. In quest'anno successe a Randolph nel senato federale. Sebbene fedele alle idee di Jefferson, non poté mai accettare la disciplina di partito e mostrò sempre una grande indipendenza. Così nel 1833 fu l'unico senatore che votò contro il "force bill". In seguito aderì all'opposizione, che formò il nuovo partito dei whigs. Nel 1840 fu eletto vicepresidente degli Stati Uniti e il 4 aprile 1841, morto Guglielmo Harrison, il T. occupò la presidenza per quattro anni (1841-45). Continuò a dirigere il gabinetto del suo collega e predecessore, ma quando egli pose il veto al progetto di legge di una corporazione fiscale, tutti i ministri diedero le dimissioni a eccezione di Daniele Webster. Il T. era contrario al "sistema delle spoliazioni", per cui ogni partito licenziava quanti funzionarî e impiegati del regime precedente fosse possibile, e non era affatto uomo di partito: né i democratici né i whigs lo consideravano uno dei loro. Perciò nemmeno l'annessione del Texas agli Stati Uniti nel 1844 poté procurargli la rielezione. Ebbe la nomina alla candidatura da una convenzione di democratici tenuta a Baltimora nel maggio del 1844, ma il Polk ebbe la nomina regolare del partito. Cosi nell'agosto il T., che non ebbe neanche l'appoggio del Van Buren, si ritirò dalla lotta. Fece grandi sforzi per la conciliazione, onde evitare la guerra civile: ma una volta scoppiato il conflitto, consigliò la secessione dall'Unione, e prese parte attiva nelle assemblee legislative del suo stato e della Secessione durante la guerra, di cui non vide però la fine.
Bibl.: Lyon G. Tyler (suo figlio), Letters and Times of the T.s, Richmond 1884-96, voll. 3; id., J. T. and Abraham Lincoln, who was the dwarf? - a reply to a challenge, ivi 1929; C. G. Bowers, J. T., an address, ivi 1932.