Uomo politico e statista scozzese (Edimburgo 1713 - Londra 1792); divenne il confidente del principe di Galles, il futuro Giorgio III, che, salito al trono (1760), lo chiamò nel suo consiglio privato, e l'anno dopo lo nominò segretario di stato. Dopo le dimissioni di W. Pitt, B., divenuto primo lord della Tesoreria e capo effettivo del governo (1762), assecondò la politica del re, intesa a deprimere il potere tradizionale delle grandi casate whigs. Dimessosi nel 1763, dopo aver condotto a termine le trattative sfociate nel trattato di pace di Parigi (1763) che concludeva la guerra dei Sette anni, non cessò tuttavia la sua azione, attirandosi l'odio dell'opposizione e gli attacchi della stampa, in seguito ai quali fu costretto a ritirarsi dalla vita pubblica. Nella sua residenza estiva di Luton (Bedfordshire) raccolse una superba collezione di pitture fiamminghe e olandesi.