SINNICH, John
Teologo, nato a Cork in Irlanda, morto a Lovanio il 6 maggio 1666. Studiò a Lovanio, si fece prete e fu canonico della cattedrale di Bruges; nel 1641 divenne presidente del collegio teologico di Lovanio e nel 1648 reggente della facoltà teologica. Fu grande difensore delle dottrine di Michele Baio, poi di Cornelio Giansenio e di Antonio Arnauld. Quando nel 1643 fu pubblicata la bolla di Urbano VIII In eminenti, con cui si condannava l'Augustinus di Giansenio, il S. fu tra i più tenaci oppositori alla pubblicazione della bolla nel Belgio. E quando nel 1644, a Roma, la bolla stessa fu a lui comunicata nelle forme legali, il S. trovò cavilli per non accettarne il senso. A Lovanio, sul finire del 1645, confermò l'arcivescovo di Malines nella resistenza contro la condanna e organizzò la resistenza nelle diocesi belghe di Bruges, Gand e Ypres. A lui viene pure attribuita la proposizione condannata da Alessandro VIII nel 1690 che "non è lecito seguire un'opinione probabile o probabilissima fra le probabili" (tuziorismo assoluto). Alcune opere scritte da lui nell'ultima parte della vita furono messe all'Indice.
Bibl.: P.-F.-X. De Ram, Analectes pour servir à l'histoire de l'Université de Louvain, Lovanio 1839, II, pp. 64, 89; Rev. d'Hist. Ecclés., 1927, p. 801 segg.; L. v. Pastor, Gesch. d. Päpste, Friburgo in B. 1929, XIV, p. 171.