OSBORNE, John
Commediografo inglese, nato a Londra il 12 dicembre 1929. Nel 1946 lasciò gli studi, scrisse una prima commedia mai rappresentata e dopo aver lavorato brevemente in riviste, divenne istruttore di attori in una compagnia viaggiante e attore egli stesso. Nel 1950 riuscì a far rappresentare The devil inside him; commedia scritta in collaborazione con S. Linden. Tra il 1952 e il 1954 scrisse in collaborazione con A. Creighton Personal enemy e Epitaph for George Dillon.
Il senso di delusione formatosi nella coscienza inglese per le vicende della politica interna e, più ancora, per il declino della potenza britannica reso più evidente dall'abbandono dell'India, formò il clima in cui il teatro manifestò, più di ogni altra forma letteraria, lo spirito di ribellione che covava nei giovani. Di questo spirito fu espressione O. con la commedia Look back in anger (1957), che fu il suo vero esordio e il cui titolo servì a far denominare "Young angry men" i giovani drammaturghi di consimile orientamento. Perché rispondente allo stato d'animo del momento, la commedia ebbe un successo forse superiore al suo valore e fu seguita da The entertainer (1957), The world of Paul Slickey (1959), A subject of scandal and concern (1961), Luther (1961) che non è una delle sue riuscite migliori, Plays for England (due atti unici: The blood of the Bambergs e Under plain cover, 1963). Dopo un copione per film, Tom Jones, ricavato dall'omonimo romanzo di H. Fielding, ha dato con Inadmissible evidence (1965) quella che rimane una delle sue opere migliori.
Seguirono: A patriot for me (1966), A bond honoured (1966), adattamento da Lope de Vega, Time present (1967), Coriolanus (1967), West of Suez (1971), A sense of detachment (1972), A place calling itself Rome (1972), The picture of Dorian Gray (1973) ispirato all'omonimo romanzo di Wilde, The end of me old cigar (1975). Mutato ormai lo stato di coscienza che coincise col suo esordio, la sua opera ha perduto la posizione pionieristica che ebbe con le prime commedie e mostra lo scarso spessore di molti suoi personaggi, l'uso di alcuni espedienti del teatro ottocentesco e il suo carattere ineguale.
Trad. ital.: J. Osborne, Teatro, Torino 1964 (contiene: Ricorda con rabbia, L'istrione, Epitaffio per George Dillon, Il mondo di Paul Slickey, Materia di scandalo e preoccupazione, Lutero, Il sangue dei Bamberg, Per pacco postale); uno dei tre voll. di Teatro contemporaneo, Milano 1969, è dedicato a O. e contiene: Ricorda con rabbia, L'istrione, Materia di scandalo e preoccupazione, Lutero.
Bibl.: M. McCarthy, Sights and spectacles, Londra 1959; J.R. Brown, B. Harris, Contemporary theatre, ivi 1962; J.R. Taylor, Anger and after, ivi 1962; S. Trussler, The plays of J. Osborne: An assessment, ivi 1969; id., J. Osborne, ivi 1969 (serie "Writers and their work"); M. Banham, Osborne, ivi 1969; A. Carter, J. Osborne, ivi 1969; M. Corsani, Il nuovo teatro inglese, Milano 1970; G. Falabrino, Osborne, Firenze 1970.