OLDHAM, John
Poeta satirico inglese, nato il 9 agosto 1653 a Tetbury (Gloucestershire), morto il 9 dicembre 1683 presso Nottingham. Figlio d'un ministro dissidente, fu educato a Oxford, dove si laureò nel 1674. Fu dapprima maestro di scuola, poi precettore, in seguito cappellano del duca di Kingston. Di temperamento altero e sarcastico, i suoi scritti principali, evidentemente modellati su Giovenale, mancano di rilievo nelle loro accuse, tetre ed esagerate. La sua satira maggiore, sui gesuiti (4 libri, 1681) fu scritta, probabilmente con sincerità, sotto l'impulso della commozione prodotta dal panico della congiura di T. Oates. Il suo distico decasillabo possiede una monotona energia, ma è rozzo e con rime errate. L'elogio del Dryden, che chiamò l'O. "il Marcello della nostra razza" si può spiegare solo pensando alla morte immatura dell'O. e come generosità di un notevole artista verso un umile precursore della sua arte.