MURRY, John Middleton
Scrittore e critico inglese, nato a Peckham (Londra) il 6 agosto 1889. Laureatosi a Oxford, sposò nel 1913 Katherine Mansfield, con la quale pubblicò The Blue Review, rivista letteraria di non lunga vita. Critico d'arte e critico letterario in varie riviste, divenne redattore dell'Athenaeum (1919-1921) e poi dell'Adelphi (1923-30).
Esordì con poesie raccolte nel volume Poems (1919). Forse per influsso della moglie, scrisse anche due romanzi: Still Life (1917) e The Voyage (1924) oltre a un dramma, Cinnamon and Angelica (1920). Ma la sua attività principale fu la critica che in lui si accompagna con tendenze a costruire filosoficamente, sia nel campo estetico sia in quello religioso. Accanto a volumi che raccolgono valutazioni critiche su autori o singole opere (Aspects of Literature, 1919; Countries of the Mind, 1922; 2ª serie, 1931), si trova infatti la trattazione di più generali questioni estetiche (The Problem of Style, 1922), spirituali (The Things we are, 1922) e religiose (To the Unknown God, 1924; Life of Jesus, 1926; God, 1929). Il M. non è tuttavia senza interesse per le più moderne manifestazioni della scienza, come la psicanalisi, sulla quale ha basato una discussa biografia critica di D. H. Lawrence (Son of Woman, 1931). Meritano speciale ricordo due volumi di studî su J. Keats: Keats and Shakespeare (1925) e Studies in Keats (1930).
Opere: Oltre a quelle citate: Fyodor Dostoevsky (1917); The Evolution of an Intellectual (1920); Pencillings (1923); Discoveries, Essays in Literary Criticism (1924); Things to come (1928); The Necessity of Communism (1932); The life of Katherine Mansfield, in collaborazione con R. E. Mantz (1933); William Blake (1933). Ha curato un'ediz. delle poesie di Keats e la pubblicazione del Journal della Mansfield.