Linguista inglese (n. Manchester 1932 - m. 2020). Prof. (1964-76) all'univ. di Edimburgo e (1976-84) all'univ. del Sussex. È poi stato master (1984-2000) del Trinity Hall di Cambridge. La sua concezione linguistica si rifà alla scuola di Londra e al suo principale rappresentante, J. R. Firth, nonché alla teoria generativo-trasformazionale di N. Chomsky. Utilizzando anche elementi della logica matematica, L. ha sviluppato una semantica vicina alle teorie americane di semantica generativa, particolarmente a quelle di Ch. J. Fillmore. Principali opere: Structural semantics (1963); Introduction to theoretical linguistics (1968; trad. it. 1971); Chomsky (1970; trad. it. 1980); Deixis as the source of reference (1973); Semantics (2 voll., 1977; trad. it. del I vol., 1980); Linguistic semantics: an introduction (1995). Ha curato il volume New horizons in linguistics (1970; trad. it. 1975).