LYDGATE, John
Poeta inglese; nato verso il 1373 a Lydgate (Suffolk), entrò come novizio nella grande abbazia benedettina a Bury St Edmund's e verso il 1397 ricevette gli ordini sacri. Studiò a Oxford e fece viaggi d'istruzione in Francia e in Italia. Nel 1423 fu eletto priore a Hatfield Broadoak e nel 1434 fece ritorno al suo monastero di Bury. Ebbe mecenati e una pensione in unione con un certo John Baret. Dopo il 1446 non se ne ha più notizia.
L. fu certamente il poeta più prolifico del sec. XIV in Inghilterra; dei suoi grandi lavori ci rimangono circa 140.000 versi. Le sue opere principali sono: Aesop; De duobus mercatoribus; Testament; Danse Macabre; Guy of Warwick; December and July; The Chum and the Bird; The Horse, the Sheep and the Goose; The Flower of Courtesy; The Temple of Glass; The Assembly of Gods; The Court of Sapience; Reason and eensuality; The Story of Thebes; The Pilgrimage of the Life of Man; The Falls of Princes; The Troy Book; The Secrets of Philosophers, o Secreta Secretorum. Compose in versi parecchie vite di santi: The Life of Our Lady; Albon and Amphabel; Edmund and Fremund; St Margaret; St Austin; St Giles; The Miracles of St Eamund. Oltre a queste opere, per le quali non sempre è facile stabilire l'autenticità, rimangono di lui anche poesie brevi, fra le quali London Lickpenny è notevole per il suo umorismo.
Il L. fu principalmente un compilatore. Nelle sue opere manca completamente quella forza, quella vivacità armoniosa di descrizione e quel pathos che troviamo nel Chaucer di cui fu, insieme col Gower, l'Occleve, Giacomo I, Gavin Douglas, Dunbar e Henryson, uno dei principali seguaci e imitatori. La sua Story of Thebes fu un tentativo di continuare l'opera di Chaucer sotto forma di un'aggiunta ai Canterbury Tales, fingendo ch'egli stesso racconti la storia nel viaggio di ritorno a Londra. The Temple of Glass è un lungo poema allegorico, The Falls of Princes, derivato dal De casibus illustrium virorum del Boccaccio, narra la morte tragica di personaggi illustri dalla creazione del mondo fino a re Giovanni di Francia; The Pilgrimage of the Life of Man ci offre una curiosa e strana traduzione da Guillaume Deguileville; in The Troy Book, di circa 30.000. versi, L. ci dà una versione dell'Historia Destructionis Troiae di Guido delle Colonne; Reason and Sensuality è di più fresca e viva ispirazione, e The Assembly of Gods è un'allegoria di vizî e virtù presentati sotto il nome di divinità antiche. I passi migliori della sua opera poetica si trovano in The Life of Our Lady; fra le vite dei santi St Margaret è indiscutibilmente la migliore. Aesop è una piccola collezione di favole di Esopo. The Complaint of the Black Knight fu per molto tempo attribuito a Chaucer, ma pare che sia stato scritto da L. Benché manchi di originalità e di vigore, restano di lui alcune strofe e alcune brevi poesie vivaci. Del resto, egli è tipicamente una figura di transizione.
Edizioni: Troy Book, ed. a cura di H. Bergen, in Early English Text Society, XCVII, CIII, CVI, Londra 1906-10; The Story of Thebes, ed. a cura di A. Erdmann, ibid., CVIII, Londra 1911; Aesop, ed. a cura di P. Sauerstein, in Anglia, IX, Halle 1886; The Temple of Glass, ed. a cura di J. Schick, in Early English Text Society, LX, Londra 1892; ed. del 1477 riprodotta in facsimile, Cambridge 1905; Reason and Sensuality, a cura di E. Sieper, in E. E. T. S., LXXXIV, LXXXIX, Londra 1901-03; The Life of our Lady, ed. a cura di C. E. Tame, sul ms. del British Museum, Londra 1871-79; The Legend of St Edmund and Fremund, ed. a cura di C. Horstmann, Altenglische Legenden, n. s., Heilbronn 1881; Life of St Margarete, ed. a cura di C. Horstmann, ibid.; The Assembly of Gods, ed. a cura di O. L. Triggs. in Early English Text Society, LXIX, Londra 1896; ed. del 1500 riprodotta in facsimile, Cambridge 1906; Falls of Princes, ed. a cura di H. Bergen, in E. E. T. S., CXXICXXIII; The Pilgrimage of the Life of Man, ed. a cura di F. J. Furnivall e K.B. Locock, ibid., LXXVII, LXXXIII, XCII, Londra 1899-904; Minor Poems, ed. a cura di H. N. MacCracken, ibid., CVII, Londra 1911.
Si veda la nota introduttiva di J. Schick all'ed. del Temple of Glass cit.; G. Smith, The Transition Period, Edimburgo 1900. Ricerche sull'autenticità delle opere attribuibili a L. di H. N. Mac-Cracken in Philological Society Transactions (1908).