Uomo politico e militare inglese (n. Calton Hall, Yorkshire, 1619 - m. 1683). Nelle file puritane fin dall'inizio del dissenso tra il parlamento e il re, partecipò alla guerra civile mettendo a disposizione delle forze rivoluzionarie, oltre che la sua competenza giuridica, le sue capacità militari. Nominato da Cromwell governatore dell'Irlanda (1651), rinunciò alla carica quando il parlamento limitò la durata dell'incarico a sei mesi. Rientrato a Londra, fu sostenitore di Cromwell nei suoi contrasti con il Lungo parlamento, ma si oppose alla progettata assunzione al trono di Cromwell e fu così allontanato dalle cariche. Comprendendo il pericolo cui andava incontro la repubblica, denunciò gli intrighi di G. Monk, preparandosi a soffocarne la ribellione con le sue truppe, ma il suo tentativo fallì per l'indisciplina e la disorganizzazione dell'esercito. Alla Restaurazione fu processato e condannato a morte. Ma Carlo II si mostrò timoroso della sua popolarità: non avendo L. partecipato al processo di Carlo I, preferì commutargli la pena nell'esilio.