Teologo e poeta inglese (Fairford, Gloucestershire, 1792 - Bournemouth, Hants, 1866); studiò a Oxford; fellow nel 1811 dell'Oriel College, del quale due anni dopo diventava tutore, egli poté vivere per più di dieci anni al centro della vita oxoniense, dove le tradizioni conservatrici dell'anglicanesimo tendevano a espressioni più libere e spirituali: era lo stato d'animo antirazionalista e romantico da cui si esprimerà negli anni intorno al '30 il "movimento di Oxford". K., che aveva trascorso gli anni dal 1823 impegnato nella sua missione pastorale, nel 1831 era chiamato a Oxford come prof. di poesia; e il 14 luglio 1833 pronunciava il sermone sulla "apostasia nazionale" che si suole considerare l'atto di nascita del movimento. La Library of the Fathers, che egli, Newman e Pusey decisero di pubblicare (1838; K. vi contribuì tra l'altro con una traduzione di Ireneo), è caratteristica di questo movimento: giacché l'edizione dei Padri della Chiesa era la dimostrazione storica della verità religiosa dei fundamentals teologici e liturgici su cui K. e i suoi compagni intendevano fondare la rinascita dell'anglicanesimo come "religione cattolica". Di K. sono anche sette dei Tracts for the times, tra cui importante quello intitolato On the mysticism attributed to the early fathers. K. tuttavia non seguì Newman nella conversione al cattolicesimo, per la stessa fiducia nella vitalità cattolica dell'anglicanesimo da cui era mossa la sua prima polemica, perché quella tradizione che Newman vedeva solo nella Chiesa cattolica, K. tendeva a ritrovarla nella storia religiosa e morale dell'Inghilterra. In questo senso è perciò caratteristica di lui la fondazione (1846) della Library of the Anglo-catholic Theology, alla quale contribuì con una vita del vescovo Th. Wilson (1863) e l'edizione delle opere di questo. Ma la sua fortuna nel mondo inglese è dovuta ai suoi sermoni, bellissimi per limpidezza di frase e vigore appassionato, alle sue poesie e agli inni (soprattutto famosa la raccolta The Christian Year, 1827) in latino e in inglese, di rara bellezza e musicalità. Notevole anche è la sua traduzione in versi del Salterio (1839).