SPEKE, John Hanning
Esploratore, nato a Jordans presso Ilminster (Somerset) il 4 maggio 1827, morto a Bath il 16 settembre 1864.
Si arruolò diciassettenne nell'esercito indiano, prendendo parte a molte campagne di guerra, onde conseguì rapidamente il grado di capitano. La visita e il soggiorno in paesi nuovi valsero a sviluppare in lui l'interesse per le scienze e le raccolte naturalistiche, alle quali si diede, percorrendo le regioni dell'Himālaya e del Tibet. Recatosi nel 1854 in congedo in Europa, s'incontrò ad Aden con Richard Burton, che per conto della Compagnia delle Indie stava preparando una missione geografico-commerciale per l'Africa Orientale. Ottenne di aggregarvisi; ma, fallito il loro proposito di penetrare nell'interno da Berbera, lo S. rimpatriò. Scoppiata la guerra di Crimea, vi prese parte con le forze ottomane che operavano nel Caucaso, dove poté secondare ancora la sua passione per le raccolte faunistiche. Appreso poi che il Burton perseverava nei suoi disegni di esplorazione, decise di raggiungerlo a Zanzibar. Il 26 giugno 1857 i due Inglesi mossero da Bagamoy dirigendosi verso occidente, dove le informazioni degli Arabi segnalavano l'esistenza di un grande lago. Dopo quasi 9 mesi di viaggio, essi raggiungevano le rive orientali del lago, che secondo la denominazione indigena fu chiamato lago Tanganica. Dopo un soggiorno di tre mesi presero la via del ritorno: ma furono obbligati a fermarsi a Kazé (Tabora) per malattia del Burton. Di questa sosta si giovò lo S. per verificare l'esistenza di un altro lago, ancora più vasto del Tanganica, che, secondo le indicazioni degli indigeni, si sarebbe trovato più a settentrione. Lasciato il compagno a Tabora, lo S., in meno di un mese, raggiunse le sponde meridionali di questo nuovo e vastissimo lago alla lat. di 2°24′, che gl'indigeni con termine generico chiamavano Nyanza e che da lui fu battezzato Vittoria. All'insenatura sud-orientale raggiunta fu dato il nome di Golfo di Speke. Lo S. fece poi ritorno a Tabora, dove si riaccompagnò col Burton ormai guarito. I due esploratori raggiunsero la costa il 3 febbraio 1859. L'annunzio delle scoperte suscitò grande interessamento in Inghilterra, dove si organizzò una nuova spedizione, affidata alla direzione dello stesso S., cui si diede per compagno il cap. James Grant. I due viaggiatori, recatisi a Zanzibar, lasciarono Bagamoyo il 25 settembre 1860 e arrivarono a Kazé il 24 gennaio 1861, donde raggiunsero le rive sud-occidentali del Vittoria Nyanza. Sarebbe stato desiderio dello S. di circuire intieramente il lago; ma, ammalatosi il Grant, dovette proseguire il viaggio verso l'Uganda da solo. Proseguendo verso oriente e riunitosi ormai al compagno, pervenne a un'insenatura cui diede il nome di Canale Napoleone, da cui, per mezzo di una serie di rapide e di cascate, dette di Ripon, defluiva il Nilo. Impediti di seguirne il corso, i due Inglesi si limitarono a raggiungerlo a valle di un punto da cui, secondo le informazioni degli indigeni, il fiume andava a scaricarsi in un altro lago, come il Baker doveva poi verificare. Il 3 dicembre 1862 i viaggiatori incontravano la fattoria di Faloro fondata pochi anni prima dal maltese A. De Bono, e il 15 febbraio erano a Gondokoro. I due tornarono in patria nel giugno 1863. Lo S. morì in seguito a un accidente di caccia.
Dei grandi viaggi compiuti si hanno dello S. le seguenti relazioni: Whatled to the discowery of the source of the Nile (Edimburgo e Londra 1864); Journal of the discowery of the source of the Nile (ivi 1863).