DEWEY, John
Filosofo e pedagogista americano vivente, nato a Burlington il 20 ottobre 1859. Professore all'università di Chicago dal 1894 al 1904, vi formò la cosiddetta Scuola di Chicago, d'ispirazione prammatistica. Dopo aver seguito, da giovane, l'idealismo neokantiano, lo abbandonò poi per una concezione prammatistica, con la quale intese di dare uno sviluppo coerente e rigoroso a quella del James. Il D. basa la sua concezione dello spirito umano sulla biologia e la fisiologia: lo spirito - egli dice - è quale lo fa il corpo. Ma ciò non è da intendere in senso positivistico: la coscienza e la vita spirituale trae sì ogni primo impulso dagli stimoli sensibili, ma considerandoli come punti di partenza dell'azione, problemi da risolvere, e nella cui soluzione consiste insieme la storia della nostra conoscenza scientifica e la storia del progresso. Il D. esercitò un enorme influsso, che si estese a tutta l'America settentrionale e perfino alla Cina: il suo successo derivò, d'altronde, non tanto dalle sue teorie filosofiche quanto da quelle pedagogiche, che agirono utilmente sull'organizzazione pratica e sociale della scuola americana.
Opere principali: Outlines of a critical theory of ethics, Ann Arbor 1891; My paedagogical Creed, New York 1897; Studies in Logical Theory, Chicago 1903-9; Ethics, New York 1908; Essays in experimental Logic, Chicago 1916; Reconstruction in Philosophy, New York 1920; Fxperience and Nature, Chicago 1925.
Bibl.: M. H. Thomas e H. W. Schneider, A bibliography of J. D., New York 1929 (per gli scritti del Dewey e intorno al Dewey); U. Spirito, Il pragmatismo nella filosofia contempor., Firenze 1921; G. de Ruggiero, John Dewey in Critica, XXIX (1931), pp. 341-57.