BERESFORD, John Davis
Romanziere, nato a Peterborough il 7 marzo 1873. Interruppe la carriera d'architetto per darsi alla letteratura. Nei suoi romanzi rivela doti di solido costruttore congiunte con una sottile penetrazione psicologica.
In The History of Jacob Stahl (1911), ha creato un tipo nuovo: l'inglese quasi femminino, dalla sensibilità eccezionale, capace di azioni eroiche quando è ferito il suo senso della giustizia; complementare di questo tipo d'uomo, la donna virile, energica, libera da convenzioni (per es. Brenda in The Monkey Puzzle, 1925). B. ha gareggiato col Wells nel proiettare la sua visione nel futuro, e in The Hampdenshire Wonder (1911), forse il suo libro più noto, traccia la biografia d'un fanciullo prodigio, che è di dieci secoli più progredito del resto dell'umanità, e avrebbe rivoluzionato la scienza, se il solo bimbo a cui non fa paura, un idiota, non lo spingesse giocando in uno stagno profondo. In altri romanzi ispirati a un penetrante realismo, narra il caso d'un invertito che una prostituta riconduce all'amore normale (God's Counterpoint, 1918), d'un milionario spaventato dalle responsabilità della ricchezza (All or Nothing, 1928), ecc.; altrove, l'analisi psicologica predomina sulla trama (Housemates, 1917; Love's Illusion, 1930).