BEAZLEY, John David
Archeologo britannico, nato a Glasgow il 13 settembre 1885. Compiuti i regolari studî classici a Oxford (Classical Scholar al Balliol College nel 1903 e Master of Arts nel 1909) compì lunghi viaggi di studio in Europa e in America; dal 1925 al 1955 tenne la cattedra di Archeologia Classica ad Oxford.
J. D. Beazley è forse la figura più rappresentativa di quell'indirizzo che rappresenta lo sganciamento dalle antiche tradizioni di ricerca che da J. i. Winckelmann ad A. Furtwängler avevano mirato innanzi tutto a riconoscere i capolavori ufficiali dell'arte antica nelle starue romane e nei dipinti pompeiani. A lui come a molti altri parve più profittevole e diretto il sistema di aggredire, senza altre preoccupazioni, intere serie di documenti minori e senza storia, nel suo caso personale gemme e vasi dipinti. E specialmente in quest'ultimo campo i risultati ottenuti dalla sua rigorosa organizzazione di un materiale vastissimo e scarsamente noto, ha quasi dello sbalorditivo. Si deve a lui unicamente, se è ora dato di muoversi con maggior sicurezza nel mondo dei ceramografi, specialmente attici, che non in alcuna altra provincia dell'arte antica. Partito nei suoi primi studi dall'esplorazione di artisti tra i più differenziati e distintivi, quali i Pittori di Berlino, di Kleophrades, di Troilos, di Achille (Journal Hell. Stud., xxx-xxxiv, 1910-14), con la sua prima opera a largo respiro Attic Red-figured Vases in American Museums, Cambridge Mass. 1918, già produce un disegno chiaro e completo del mondo dei ceramisti attici nei secoli più gloriosi della loro attività. Lo stesso quadro, sempre chiarito e ampliato, ritorna in Attische Vasenmaler des rotfigurigen Stils, Tubinga 1925 e in Attic Red-figure Vasepainters, Oxford 1942. Un cammino equivalente per i pittori a figure nere è possibile seguire da Attic Black-figure, a Sketch, Londra 1928, The Development of Attic Blackfigure, Berkeley California 1951 e Attic Black-figure Vasepainters, Oxford 1956. Le due ultime monumentali opere a loro volta vengono continuamente aggiornate e completate dal maestro in vastissimi Paralipomena inediti. Accanto a questa produzione così vasta e nello stesso tempo severamente circoscritta, stanno acute e limpidissime letture di iscrizioni vascolari e ricostruzioni di miti attraverso la tradizione figurata, un enorme volume sulla ceramica etrusca: Etruscan Vase Painting, Oxford 1947. Tuttavia se i libri e gli articoli di J. D. Beazley possono essere raccolti ed elencati con una certa facilità, la sua attività è da considerare ormai onnipresente dove siano in atto ricerche di ceramica greca e la sua collaborazione, dichiarata o non ufficiale, è ovunque riconoscibile nei recenti studi.
Opere non citate nel testo. - The Lewes Collection of Ancient Gems, Oxford 1920; C. V. A., Oxford i, Oxford 1927, ii, 1931; Greek Vases in Poland, Oxford 1928; Der Berliner Maler, Berlino 1930; Der Pan Maler, Berlino 1931; Greek Sculpture and Painting (con B. Ashmole), Cambridge 1932; Der Kleophrades Maler, Berlino 1933; The Campana Fragments, Oxford 1933; Attic White Lekythoi, Londra 1938; La raccolta B. Guglielmi del Museo Gregoriano Etrusco, i, Ceramica (con F. Magi), Città del Vaticano 1939; Potter and Painter in Ancient Athens, Londra 1946; Attic Vase Painting in the Museum of Fine Arts Boston (con L. D. Caskey) i, Cambridge Mass. 1931, ii 1954. Bibliografia completa di J. D. Beazley in: A List of the Published Writings of John D. Beazley, Oxford 1951 e Gnomon, xxix, 1957, p. 81.