CRAIG, John
Riformatore scozzese, nato presso Aberdeen circa il 1512. Dopo gli studî a Saint Andrews e dopo essere stato istitutore dei figli di lord Darcy, entrò, per protezione del card. Pole, nel convento domenicano di Bologna; vi fu maestro dei novizî e, dopo alcune missioni in Italia e fuori, rettore. La lettura dell'Institutio christianae religionis di Calvino lo rese favorevole alle idee riformate; prigioniero dell'Inquisizione a Roma, riuscì a fuggire alla morte di Paolo IV (1559). Riparato, dopo varie peregrinazioni, a Vienna, e ricercato dall'Inquisizione, ebbe dall'allora arciduca Massimiliano il modo di ritornare in patria, ove giunse nel 1560, a Riforma attuata. Nel 1563 il Knox lo assunse come collega. Difese la proprietà ecclesiastica contro i tentativi dei nobili. Pare che fosse complice o a conoscenza della congiura per l'uccisione del Riccio; si oppose quanto poté alle pubblicazioni del matrimonio di Maria Stuarda col Bothwell, e disapprovò pubblicamente queste nozze (1567). Nell'assemblea ecclesiastica del 1575 si mostrò contrario alla conservazione dell'episcopato; nel 1579 fu nominato cappellano di Giacomo VI, e da allora in poi agì come mediatore tra il re (pur disapprovando l'atto del 1584 che ristabiliva l'episcopato e dichiarava la supremazia regia) e il partito presbiteriano estremista guidato dal Melville. Morì il 12 dicembre 1600.
Bibl.: A. Mackay, in Dict. of nat. biogr., s. 5ª, IV.