CAMERON, John
Umanista e teologo protestante, nato nel I579 o 1580 a Glasgow in Scozia, morto verso il 1b55 a Montauban. Nel 1618 successe al Gomar nella cattedra di teologia a Saumur; nel 1620 si ritirò in Inghilterra. Giacomo I lo elesse rettore e professore di teologia a Glasgow; ma, essendo ivi malvisto dal popolo, tornò a Saumur, quindi passò nel 1624 insegnante di teologia a Montauban. La sua tesi dell'ubbidienza passiva gli suscitò molte opposizioni in quel periodo di lotte. Aggredito, morì per. i maltrattamenti. Il suo nome è legato alle controversie sulla grazia e la predestinazione sorte in seno al calvinismo (v., e v. anche amyraut, moyse). Le sue dottrine a questo proposito, tendenti contro il rigido predestinazionismo caivinista a fare un più largo posto alla volont) i umana nella salvezza dell'individuo, furono condannate nel 1674.
Bibl.: Opera I. Cameron, riunite da F. Spanheim, Ginevra 1692; Bonet-Maury: I. C., in Études de théologie et d'histoire, Parigi 1901.