Statista e uomo politico statunitense (Abbeville, South Carolina, 1782 - Washington 1850), fu uno dei maggiori esponenti della dottrina della supremazia degli stati nei confronti del governo federale. Entrato come rappresentante al Congresso (1811) divenne un acceso fautore del protezionismo e della guerra all'Inghilterra. Fu quindi ministro della Guerra (1817-25) e vice presidente dal 1825 al 1832, allorché si dimise in opposizione alla politica di alte tariffe di Jackson che colpiva gli interessi agricoli del Sud. Divenne allora antiprotezionista e assertore della assoluta sovranità degli stati gettando le basi del secessionismo degli stati del Sud. Difensore intransigente dello schiavismo.