PRIESTLEY, John Boynton
(App. I, p. 952)
Romanziere, drammaturgo e saggista inglese, morto a Londra, il 14 agosto 1984. Durante gli anni del secondo conflitto mondiale conquistò una vastissima popolarità conducendo la rubrica radiofonica della BBC Postscripts. Per vari anni collaborò anche al New Statesman. Nel 1948 gli fu assegnato l'Ellen Terry award, e in seguito le università di Birmingham e di Bradford gli conferirono la laurea ad honorem in lettere.
Dal dopoguerra fino a poco tempo prima della morte P. è stato un autore assai fecondo nei campi della narrativa, del teatro e della saggistica. I suoi romanzi e romanzi brevi, molti dei quali prolissi, dolciastri, melodrammatici seppur impregnati di tipico humour britannico, ebbero grande successo di pubblico in tutto il mondo. Anche nei generi più usuali come il romanzo giallo, di avventura e di spionaggio internazionale, ricchi di suspence e di originalissimi colpi di scena, P. rivela una maestria tecnica e descrittiva per molti versi fino a oggi insuperata. Frutto di accorta scaltrezza drammaturgica sono le opere e le riduzioni teatrali, radiofoniche e televisive con le quali P. ha consolidato la propria fama in patria e all'estero specialmente negli anni Cinquanta e Sessanta. Il suo prestigio nel teatro, nonostante la vastissima produzione (oltre cinquanta titoli fra commedie e adattamenti), è tuttavia affidato a quanto produsse negli anni Trenta e all'inizio del decennio successivo.
Fra i romanzi più importanti vanno ricordati: Three men in new suits (1945; trad. it., 1946); Bright day (1946); Festival at Farbridge (1951); The magicians (1954, trad. it., 1954); Saturn over the water (1961; trad. it., 1962); The shapes of sleep (1962; trad. it., 1965); Lost empires (1965); Salt is leaving (1966; trad. it., Il lungo addio del dottor Salt, 1976); The image men (1968) e Snoggle: a story for anybody between 9 and 90 (1971). Fra le opere teatrali più interessanti, il dramma psicologico An inspector calls (1947; trad. it., Un ispettore in casa Birling, in Il Dramma, 35-37, 1947), la commedia realistica The linden tree (1947; trad. it., ibid., 170, 171 e 173, 1953), Home is tomorrow (1948), The white countess (1954), The glass cage (1958), The pavillion of masks (1958), The thirty-first of June (1961) e A severed head (1963, famosissima riduzione del romanzo di I. Murdoch). P. è stato anche prolificissimo autore di opere miscellanee, biografie, libri di viaggio, di riflessioni e di saggistica (Thoughts in wilderness, 1957; William Hazlitt, 1960; Dickens and his world, 1969; The Edwardians, 1970; Victoria's heyday, 1972; The English, 1973; A visit to New Zealand, 1974; The happy dream an essay, 1976; Instead of the trees: a final chapter of autobiography, 1977; Musical delights, 1984).
Bibl.: I. Brown, J.B. Priestley, Londra 1957; D. Hughues, J.B. Priestley: an informal study of his work, ivi 1958; G.L. Evans, Priestley the dramatist, ivi 1964; The world of J.B. Priestley, a cura di D.G. MacRae, ivi 1967; S. Cooper, J.B. Priestley: portrait of an author, ivi 1970 (19742); A.E. Day, J.B. Priestley: a checklist, in Bulletin of bibliography, 28, 2 (1971); K. Young, Priestley, Londra 1977; J. Braine, Priestley, ivi 1978; J. Atkins, The last of the sages, 1981; G. Firth, Bygone Bradford: the lost world of Priestley, Lancaster 1986; V. Brome, Priestley, Londra 1988; H. Klein, J.B. Priestley, in Guide to English literature, Londra-Chicago 1991, pp. 1103-06.