BETJEMAN, John
Scrittore inglese nato in Inghilterra nel 1906. Esordì con un libro in prosa, Ghastly good gaste (1933), ma nel 1937 pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Continual Dew, cui fece seguire Old lights for new chancels (1940), New bats in old belfries (1945) e Selected poems (1948).
La sua poesia, chiara nel significato, non ricorre mai a deformazioni sintattiche e non pone sempre al centro l'io del poeta, ma parla di ciò che ha suscitato le sue emozioni, dall'architettura dei sobborghi londinesi al deturpamento della campagna, dalla più semplice vita d'ogni giorno al suono delle campane (tema in lui frequente), mostrando per l'Inghilterra e per tutto ciò che è inglese un amore che l'ironia non rende meno vivo ed evidente. Le due prime raccolte citate contengono versi "leggeri" che sfiorano la parodia senza mai giungervi, articolandosi sopra una gamma d'emozioni di timbro nettamente vittoriano, ma con sensibilità attuale. Il B., quando non inventa i suoi metri, sempre musicalissimi, riprende ritmi, schemi di rime e talvolta vocaboli delle ballate sentimentali dell'Ottocento per esprimere cose, fatti e sensazioni del tutto moderni, con un contrasto cui principalmente si affidano gli effetti della sua efficace ironia. Queste caratteristiche possono spiegare che, se l'arte del B. fu apprezzata fin da principio dalla migliore critica, i suoi Collected poems (1959) hanno ottenuto un successo di pubblico quasi senza precedenti. Delle altre sue opere in prosa si citano: An Oxford university chest (1938), Antiquarian prejudice (1939). Insieme con G. Taylor ha pubblicato l'antologia English, Scottish and Welsh landscape, 1700-1760 (1944).
Bibl.: Times Literary Supplement, 9 ottobre 1948; L. MacNeice, in Poetry, Londra, maggio 1949.