BANIM, John
Poeta irlandese, nato il 3 aprile 1798 a Kilkenny, morto il 13 agosto 1842. Insieme con il fratello Michele (v.) fu educato nel collegio di Kilkenny, dove dedicò la più gran parte del suo tempo a scrivere e a disegnare. Vedendo che John aveva notevoli disposizioni per la pittura, il padre lo inviò all'Art Academy of the Royal Dublin Society, la celebre accademia fondata nel 1731. Dopo alcuni anni di studio, il B. fu assunto come insegnante di disegno a Kilkenny. Innamoratosi di una signora (a cui sono dedicati molti dei suoi primi versi), alla morte di lei s'ammalò così gravemente che si dovette trasferire a Dublino per iniziarvi una nuova vita, lontano dalle vecchie memorie. Risale a quel tempo The Celts' Paradise, lodato da Walter Scott. E sono di quel tempo anche alcune commedie, una delle quali, Damon and Pythias, fu messa in scena a Londra dai celebri attori Macready e Charles Kemble. Poco dopo, nel 1822, J. B. e il fratello iniziarono la composizione d'una serie di novelle irlandesi, che dell'Irlanda dovevano rispecchiare fedelmente la natura e la realtà. Dominava allora sulle scene una figurazione tanto popolare quanto convenzionale dell'irlandese, oggetto di risa, e nessun scrittore aveva ancora osato opporvi un irlandese vero, in carne ed ossa. Uno dei maggiori meriti dei fratelli Banim fu appunto di aver voluto da buoni irlandesi esprimere l'anima autentica della loro nazione. Nel 1825 apparve la prima serie dei Tales of the O' Hara Family, sul tipo dei Waverley Tales di Walter Scott; e nel 1826 seguì una seconda serie. Tra le più belle novelle è The Boyne Water, in cui è descritta con molta evidenza la lotta svoltasi in Irlanda tra Giacomo II e Guglielmo III. I libri del B. diventarono subito popolari e il successo gli era ormai assicurato: ciononostante la sua vita fu una lunga tortura a causa della sua malferma salute. I suoi racconti stessi, come The Nowlans, sono pieni di pessimismo, tragici e pervasi da una certa morbosa passionalità che rivela una sensibilità anormale nello scrittore. Uno dei più impressionanti racconti è The Croppy, che si svolge durante la famosa ribellione del 1798 e in cui sono descritte le terribili passioni che agitarono un popolo per secoli. Proprio in quest'epoca (1835), la letteratura in Inghilterra cominciava ad assumere una tinta rosea e ottimista; e anche più significativa appare perciò l'opera del B. così profondamente realista.
Opere: The Celts' Paradise, Turgesius, Damon and Pythias, Sylla, The Prodigal, The Moorish Wife, Revelations of the Dead-Alive, John Doe, The Fetches, The Boyne Water, The Disowned, The Smuggler, Peter of the Castle, The Nowlans, The Anglo-Irish, The Denounced.
Bibl.: P. I. Murray, Life of J. B., Londra 1857.