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AUSTIN, John

di Giuseppe Ermini - Enciclopedia Italiana (1930)
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AUSTIN, John

Giuseppe Ermini

Giureconsulto inglese nato il 3 marzo 1790. Entrato giovanissimo nella milizia, vi restò fino al 1812; nel 1818 cominciò ad esercitare la professione forense. Nel 1826 accettò l'offerta dell'insegnamento universitario a Londra. Ma prima di iniziare i suoi corsi volle rendersi conto dei metodi di studio del diritto seguiti nelle scuole tedesche e si recò quindi a Heidelberg, poi a Bonn, ove conobbe il Savigny, il Niebuhr, lo Schlegel. Nel 1832 abbandonò l'insegnamento, che aveva iniziato nel 1828. In quello stesso anno pubblicò la sua opera Province of Jurisprudence determined, lavoro di alto valore pratico e che esercitò non poco influsso sulla giurisprudenza. Dopo essere stato per vario tempo a Parigi, si dedicò particolarmente agli studî di economia e di politica, e nel 1859 pubblicò un lavoro intitolato A Plea for the Constitution, dove si mostrò nettamente avverso alla riforma parlamentare, all'estensione del suffragio e alla cessione del potere politico nelle mani del popolo; ciò contro le tendenze rivoluzionarie del tempo. Morì a Wegbridge nel dicembre 1859.

Bibl.: J. S. Mill, in Edinburgh Review, dell'ottobre 1863, studia le Lectures on Jurisprudence dell'A., edite nello stesso anno dalla vedova Sarah Austin e poi nuovamente dal Brown.

Vedi anche
John Stuart Mill Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. Frequentò specialmente J. Bentham e studiò gli scritti di A. Smith e D. Ricardo. All'età di diciassette ... teorìa generale del diritto Scienza che studia il diritto come organizzazione sistematica e storicamente variabile delle relazioni intersoggettive, al fine di enucleare alcuni elementi generali o universali del diritto, utilizzando i dati positivi offerti dall'ordinamento e arrivando a isolare concetti quali legge, norma giuridica, ... giurisprudenza In senso ampio, la conoscenza e la scienza del diritto, con riferimento originario al diritto romano, esteso poi anche al mondo moderno. In senso più ristretto e tecnico, l’insieme delle sentenze e delle decisioni attraverso cui gli organi giudicanti di uno Stato interpretano le leggi applicandole ai ... Inghilterra (ingl. England) Nome («terra degli Angli») con cui si designa la parte meridionale della Gran Bretagna, divisa da quella settentrionale (Scozia) per mezzo del Solway Firth a O, del fiume Tweed a E e della catena dei Monti Cheviot nella parte centrale. Non fa parte dell’I. la sporgenza occidentale dell’isola ...
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    Filosofo del diritto e giurista inglese (Creeting Mill 1790 - Weybridge 1859). Esponente del positivismo giuridico, fu vicino alle idee utilitariste di J. Bentham. Nel suo sistema teorico, esposto in The province of jurisprudence determined (1832), vige una netta separazione fra morale, dipendente dalla ...
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    Filosofo e giurista inglese (Creeting Mill 1790 - Weybrige 1859). Allievo di Jeremy Bentham, è stato il fondatore dell’analitical jurisprudence e il sostenitore di una versione del positivismo giuridico chiamata imperativismo, imperniata su di una concezione della norma come comando. Tra le sue opere ...
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