ASSER, John (Asserius Menevensis)
Non si conosce né la data né il luogo della nascita, ma fu gallese e morì nel 906 secondo il Brut y Tywysogion, nel 908 secondo gli Annales Cambriae, o nel 910 secondo le Cronache anglosassoni. Assai scarse e spesso incerte le notizie della vita. Fu monaco di S. David nel Galles e acquistò fama considerevole, tanto che verso l'884 fu chiamato da Alfredo, re del Wessex, a collaborare alla sua grande opera di riforma intellettuale del regno. Prima di accettare, volle il consenso del suo popolo (ciò che ha fatto pensare fosse vescovo di S. David), e l'ottenne a patto che passasse sei mesi all'anno in patria; ma parrebbe che una volta entrato al servizio del re, non lo lasciasse più, divenendone il più importante collaboratore. Ebbe da Alfredo due abbazie; quindi ricevette autorità episcopale a Exeter e in Cornovaglia; infine divenne vescovo di Sherborne. L'unica sua opera autentica s'intitola De rebus gestis Alfredi magni (1ª ed. del Parker, 1574; nuovd e migliore edizione dello Stevenson, v. bibl.), documento di grande valore storico benché largamente interpolato in epoca posteriore di aneddoti leggendarî; lo stile latino ne è oltremodo fiorito, ma dall'opera balza fuori viva e palpitante la figura del grande re.
Bibl.: Oltre le opere citate in Potthast, Bibliotheca historica Medii Aevi, I, Berlino 1896, pp. 122-123, v. W. H. Stevenson, Asser's life of King Alfred, with Annals of Saint Neots, erroneousley ascribed to Asser, con introd. e commentario, Londra 1904; M. Manitius, GEschichte der lateinischen Literatur des Mittelalters, II, Monaco 1923, pp. 646-656.