Giornalista, romanziere e poeta danese (Farsø, Himmerland, 1873 - Copenaghen 1950). Una delle maggiori personalità letterarie della Danimarca del 20° secolo, premio Nobel per la letteratura nel 1944, con la raccolta Digte ("Poesie", 1906) innovò la poesia danese sia nei moduli espressivi che negli aspetti contenutistici. Tra le opere narrative: Himmerlandshistorier ("Racconti dello Himmerland", 1898-1910), Il lungo viaggio, ciclo di romanzi (1908-22).
Figlio di un veterinario, iniziò gli studî di medicina, ma li lasciò presto per dedicarsi all'attività letteraria. Dopo lungo tirocinio come autore di racconti d'appendice, si affermò con due romanzi d'intonazione decadente (Danskere "Danesi", 1896; Einar Elkjaer, 1898), andando così incontro alla moda del tempo. Trovò invece sé stesso un po' più tardi nella prosa giornalistica, rapida e concreta (fu corrispondente di varî giornali: in Spagna, 1898; in Germania, 1898-99; in Francia, in Inghilterra e in America), con cui descrisse fatti e paesi, esperienze e impressioni di viaggio, improntate a un acritico entusiasmo per il vitalismo e l'attivismo, il tecnicismo e l'imperialismo. E come con l'opera saggistica (Den gotiske Renaissance "Il rinascimento gotico", 1901; Introduktion til vor tidsalder "Introduzione al nostro tempo", 1915; Aestetik og udvikling "Estetica e evoluzione", 1923; Evolution og moral "Evoluzione e morale", 1925), così con l'opera creativa reagì al decadentismo, anzitutto nel romanzo storico Kongens Fald ("La caduta del re", 1900-01), polemica ricostruzione del destino di Cristiano II, il re che col ferro e col sangue tentò di soggiogare la Svezia; poi nelle già citate novelle rusticane Himmerlandshistorier, cui fece seguito il racconto Jørgine (1926), e finalmente nel ciclo di romanzi Den lange rejse, che ritracciano il faticoso cammino dell'uomo nordico dagli albori della civiltà alla sua vittoria sugli elementi, impersonata nello spirito pionieristico di Cristoforo Colombo (che dall'autore è presentato come un nordico). Mentre dal punto di vista estetico appaiono assai più vivi i racconti ambientati in Estremo Oriente e negli Stati Uniti (Exotiske noveller, 1907-15) e alcune immagini e visioni paesistiche, quasi "istantanee", raccolte sotto il titolo di Myter ("Miti", 1907-14), la sua prima lirica (Digte, 1906), ispirata da modelli di Whitman e di Kipling, ha segnato una svolta nella storia della poesia danese.