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STUMPF, Johannes

di Carlo Antoni - Enciclopedia Italiana (1936)
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STUMPF, Johannes

Carlo Antoni

Storico svizzero, nato a Bruchsal il 23 aprile 1500, morto a Zurigo verso il 1576. Figlio d'un conciatore, studiò a Heidelberg ed entrò al servizio del notaio vescovile di Spira. Entrato nell'ordine dei giovanniti, divenne priore e parroco di Bubikon, nel contado di Zurigo. Aderì alle idee di Zwingli, che accompagnò alla disputa di Berna. Nel 1543 era parroco di Stammheim e nel 1547 decano a Stein. Nel 1561 si ritirò a Zurigo, che gli aveva conferito i diritti di cittadinanza, e dove trascorse oscuramente gli ultimi anni.

Sulle orme di suo suocero, Heinrich Brennvald, che aveva composto una cronaca svizzera, e soprattutto sul modello di Flavio Biondo e della sua "Italia illustrata" compilò, in venti anni di ricerche e di peregrinazioni attraverso la Svizzera, e con l'aiuto dì Vadian, Bullinger, Tschudi e altri, una storia e insieme descrizione topografica della Svizzera, che comparve nel 1548 a Zurigo col titolo; Gemeiner loblicher Eydgenossenschaft Stetten Landen und Völkeren chronikwirdiger Thaaten beschreibung. Scritta allo scopo di difendere la storia svizzera dagli attacchi stranieri e forse non estranea ai piani politici di Zwingli, questa cronaca ottenne grande successo, anche perché accoglie tutte le leggende sull'origine della Confederazione, già definite favole da qualche contemporaneo. È però molto inferiore ai suoi modelli italiani. Invece di narrare la storia locale secondo i "luoghi" (Orte), come aveva fatto il Brennwald, segue la divisione in "regioni" (laue). È pure notevole il proposito d'inserire la storia svizzera in quella europea, particolarmente in relazione alla storia della Francia e della Germania. Della sua opera lo S. medesimo pubblicò un estratto: Schwytzerchronik (Zurigo 1554). Compose inoltre una storia del concilio di Costanza (Des grossen gemeinen Conciliums zit Costanz beschreibung, Zurigo 1541), una traduzione d'una biografia medievale di Enrico IV (Keyser Heinrych's IV fünfftzigjährige Historia, Zurigo 1556), una descrizione del giudizio finale (Vom jüngsten Tag und der Zukunfft Hern Jesu Christi, 1563), e versi dedicati ai 13 "Orte" svizzeri (Die dryzehen Ort der loblichen Eydgenosschaft des alten Bundes Hoher Teutscher Nation, Basilea 1573).

Bibl.: H. Escher, J. S.s Reisebericht von 1554, Basilea 1884; F. Bächtold, Geschichte d. deutschen Literatur in d. Schweiz, Frauenfeld 1892; E. Gagliardi, Jahrbuch f. schweiz. Geschichte, 1910.

Vedi anche
Niccolò di Basilea Niccolò (ted. Nikolaus) di Basilea. - Eretico begardo (sec. 14º) o dei Fratelli del libero spirito, bruciato in Vienna (1395 circa) con due compagni, Giacomo e Giovanni. È oggi respinta l'identificazione con l'"Amico di Dio dell'Oberland". Zurigo (ted. Zürich) Città della Svizzera (365.132 ab. nel 2009), capoluogo del cantone omonimo, principale centro della Svizzera per popolazione, all’incrocio di importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie. Posta a 408 m s.l.m., all’estremità settentrionale del Lago di Zurigo, si distende alla ...
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