EDFELDT, Johannes
Poeta e critico svedese, nato nel distretto di Kyrkefalla, nello Skaraborgslän, il 21 dicembre 1904.
Formatosi nel clima letterario dell'espressionismo, esordì con alcune raccolte di liriche, ispirate a B. Bergmans, P. Lagerkvist e B. Sjöberg (Gryningsröster, "Voci d'alba", 1923; Ansikten, "Volti", 1929); ma, sotto l'influsso di H. Gullberg, in Aftonunderhållning ("Trattenimento serale", 1932), e in Högmässa ("Messa solenne", 1934) superò le pose decadentistiche rinserrando il suo misticismo e la sua sensualità in una dizione depurata d'ogni enfasi, che ha saputo sostanzialmente mantenere anche nei versi più recenti (Elden och Klyftan, "Il fuoco e l'abisso", 1943; Bråddjupt eko, "Eco abissale", 1947). Traduttore di poesia moderna tedesca e angloamericana, autore di saggi sulla letteratura russa (Dostojewski, 1936; Realismo russo, 1938), ha pubblicato un volume di studî e articoli critici (Strövtåg, "Escursioni", 1941) che documentano la sua parziale adesione al surrealismo.
Bibl.: S. Stolpe, Kämpande dikt, Stoccolma 1938; A. Strindberg, Människor mellan krig, ivi 1941. Qualche traduzione italiana in G. Oreglia, Poesia svedese, Stoccolma-Roma 1958.