CRUIJFF, Johannes (Johan)
Olanda. Amsterdam, 25 aprile 1947 • Ruolo: mezzala • Squadre di appartenenza: 1964-73: Ajax; 1973-78: Barcellona; 1979: Los Angeles Aztecs; 1980-81: Washington Diplomats; agosto-dicembre 1981: Levante; dicembre 1981-83: Ajax; 1983-84: Feyenoord • In nazionale: 48 partite e 33 reti (esordio: 7 settembre 1966, Olanda-Ungheria, 2-2) • Vittorie: 9 Campionati olandesi (1965-66, 1966-67, 1967-68, 1969-70, 1971-72, 1972-73, 1981-82, 1982-83, 1983-84), 1 Campionato spagnolo (1973-74), 6 Coppe d'Olanda (1966-67, 1969-70, 1970-71, 1971-72, 1982-83, 1983-84), 1 Coppa di Spagna (1977-78), 3 Coppe dei Campioni (1970-71, 1971-72, 1972-73), 1 Coppa Intercontinentale (1972), 1 Supercoppa Europea (1973), 3 Palloni d'oro (1971, 1973, 1974) • Carriera di allenatore: Ajax (1985-gennaio 1988), Barcellona (1988-96) • Vittorie: 4 Campionati spagnoli (1990-91, 1991-92, 1992-93, 1993-94), 2 Coppe d'Olanda (1985-86, 1986-87), 2 Coppe di Spagna (1987-88, 1989-90), 3 Supercoppe Spagnole (1991, 1992, 1994), 2 Coppe delle Coppe (1986-87, 1988-89), 1 Coppa dei Campioni (1991-92), 1 Supercoppa Europea (1992)
Attaccante atipico: né centravanti né mezzala, ma tutto questo insieme, inclassificabile per i critici e inafferrabile per gli avversari. Protagonista della rivoluzione dell'Ajax e del calcio olandese sin da quando esordì in Campionato il 15 novembre 1964 in Ajax-Groningen (1-3), Cruijff fu il leader di una generazione di giocatori di grandissimo livello grazie alla sua caratteristica e sbalorditiva velocità d'esecuzione, la migliore espressione di un gioco basato sulla ricerca del calciatore universale, sul superamento dei ruoli, sul movimento incessante, sul pressing e sui raddoppi, sulla squadra cortissima e sul fuorigioco esasperato. Un esempio tra i tanti, forse storicamente il più significativo, è il 2-0 inferto dall'Olanda all'Inghilterra a Wembley il 9 febbraio 1977. La formazione inglese era di assoluto valore, ma quella sera sembrò una rappresentativa di studenti: i centrocampisti cercavano il lancio, gli olandesi correvano in avanti e gli attaccanti finivano in fuorigioco di 5, 10, 15 metri; poi partiva da lontano Cruijff, palla al piede, tutti i suoi scattavano nel vuoto a creare spazi e il fuoriclasse andava a rete. La stessa cosa era già accaduta tre anni prima al Mondiale di Germania, sino alla finale dell'Olympiastadion di Monaco, dove però, dopo un rigore in avvio cercato e trovato a velocità doppia, Cruijff non riuscì più a liberarsi dalla marcatura asfissiante di Vogts. Nel 1974 Cruijff era già emigrato a Barcellona e con la nazionale olandese cominciavano ad avvertirsi quelle difficoltà che lo portarono a un rapporto prima tormentato e poi duramente conflittuale con compagni e dirigenti, fino al definitivo abbandono nel 1977. Nel 1978, dopo altre stagioni a Barcellona, appena trentunenne, decise di ritirarsi ma presto, alla ricerca di ricchi guadagni, tornò a giocare in America passando da una squadra a un'altra. Nel 1981 a Milano disputò con il Milan il Mundialito ma non ne ottenne poi l'ingaggio. Poco dopo tornò in Spagna e da lì, nel dicembre 1981, in patria, all'Ajax. Nel 1983 passò ai grandi rivali del Feyenoord, che gli avevano offerto di più, e a 37 anni vinse il suo ultimo scudetto. La successiva carriera di allenatore ebbe un avvio folgorante ad Amsterdam con il lancio di Van Basten in un Ajax riportato ai vertici continentali. Vi fu poi una serie di grandi stagioni alla guida di un Barcellona costruito a sua immagine e somiglianza, cioè all'insegna dello spettacolo a ogni costo: quattro scudetti consecutivi, una Coppa Campioni, un lungo elenco di altri trofei, ma anche la memorabile lezione inflittagli dal Milan di Capello, un 4-0 in una finale di Coppa Campioni che il Barcellona aveva affrontato con un eccessiva sicurezza. In seguito Cruijff si è dedicato al mestiere di commentatore, severo, tagliente com'è sempre stato nel suo carattere, ma coerente, fino alle estreme conseguenze, con la sua filosofia del calcio offensivo a ogni costo, di cui è stato un profeta autentico da giocatore e un eccellente interprete da tecnico.