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GORITZ, Johannà

di Giuseppe Toffanin - Enciclopedia Italiana (1933)
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GORITZ, Johannà (latinamente Gorytius, Corycius, italianamente Coricio)

Giuseppe Toffanin

Nacque forse a Lussemburgo, verso la meta del sec. XV. Viaggiò, venne a Roma e si stabilì in Curia sotto il pontificato d'Alessandro VI, che lo creò "ricevitore delle suppliche". Più tardi divenne protonotaro apostolico. Ma il suo vanto maggiore fu d'essersi eretto a mecenate, egli straniero, e d'aver fatto, della sua villa tra il Foro Traiano e il Campidoglio, uno dei ritrovi più desiderati da artisti e poeti, un museo d'arte antica, una meraviglia di raffinatezza moderna. Il Sansovino scolpì per lui il gruppo della Madonna col Bambino e Sant'Anna (le tre età dell'uomo), che fu collocato in una cappella eretta a spese del G. nella chiesa di S. Agostino: nel giorno di Sant'Anna ai piedi della statua i poeti usavano porre versi pii o in onore dell'ospite. La raccolta di questi versi fu pubblicata nel 1524 da Biagio Pallai. Ma nel 1527 i tesori adunati dal G. andarono guasti o dispersi, per il sacco di Roma, ed egli morì poco dopo, probabilmente a Verona, mentre viaggiava per tornare in patria.

Bibl.: L. Geiger, in Vierteljahrschr. für Kultur u. Litt. der Ren., I (1886), pp. 145-46; Th. Simar, C. De Longueil, Lovanio 1911, pp. 194-203.

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