PISTORIUS, Johann
Di questo cognome (latinizzato da Becker) e di egual nome vi furono due personaggi, padre e figlio, dei quali il primo da cattolico diventò protestante, e il secondo da protestante diventò cattolico.
I. La sua patria e data di nascita è ignota. Era chierico a Nidda (Assia) - donde il suo epiteto di Niddanus - quando aderì alla Riforma. Divenne parroco protestante, e poi sovrintendente a Nidda. Più che un teologo speculativo, fu un propagandista pratico e prese parte ai colloquî di Hagenau e di Worms (1540-41); rimase fedele ai rigidi principî luterani, sebbene non osteggiasse le correnti calvinista e zwingliana. Morì circa ottantenne nel 1583.
II. Figlio del precedente, nacque a Nidda il 4 febbraio 1546, morì a Friburgo il 18 luglio 1608. Studiò teologia, legge e medicina a Marburgo e a Wittenberg fino al 1567, e nel 1575 divenne medico di corte del margravio Carlo II di Baden-Durlach. Insoddisfatto del luteranesimo paterno, passò dapprima al calvinismo, e nel 1558 al cattolicismo. Trasferitosi a Friburgo, vi fu ordinato sacerdote nel 1891; divenne quindi vicario generale a Costanza, prevosto della cattedrale di Breslavia.
Osteggiatissimo dai protestanti dopo il suo passaggio al cattolicismo, rispose loro con altrettanta energia in numerosi scritti polemici. Ricordiamo principalmente: Anatomiae Lutheri pars prima; ...pars secunda (Colonia 1595-1598); Wegweiser vor alle verführte Christen (Münster 1599).
Nel campo storico curò le due importanti pubblicazioni Rerum Germamicarum veteres iam primum publicati scriptores, voll. 3 (Francoforte 1583-1607), e Polonicae historiae corpus i. e. Polonicarum rerum latini veteres et recentiores scriptores, voll. 3 (Basilea 1582). Si occupò anche di cabalistica nel suo Artis cabbalisticae h. e. reconditae theologiae et philosophiae scriptorum tomus unus (Basilea 1587).