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HUMMEL, Johann Nepomuk

di Luigi Perracchio - Enciclopedia Italiana (1933)
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HUMMEL, Johann Nepomuk

Luigi Perracchio

Nato il 14 novembre 1778 a Presburgo, morto il 17 ottobre 1837 a Weimar. Suo padre, Joseph, fu direttore d'orchestra al teatro Schikaneder a Vienna: là H. ebbe occasione di conoscere Mozart che, apprezzando il talento musicale del fanciullo, lo prese in casa e gl'insegnò per due anni pianoforte e composizione. Dal 1788 al '93 H. fece una tournée di concerti in Germania, Danimarca, Inghilterra; tornato a Vienna riprese gli studî con A. Salieri e J. J. Albrechtsberger. Nel 1816 fu nominato maestro di cappella a Stoccarda e nel '19 a Weimar. Fu un fortissimo pianista e improvvisatore e come tale suscitò entusiasmi dovunque. Di gran lunga inferiore era in lui il compositore, quantunque egli si atteggiasse volentieri a emulo di Beethoven. Nelle sue creazioni l'enfasi e la densità della scrittura sostituiscono la grandezza; la povertà della fantasia, un tal quale accademismo freddo e la secchezza della forma sono mascherati dagli effetti pianistici, nella ricerca dei quali il H. dimostra non solo una grande abilità ma novità d'intenzioni e di procedimenti. In questo senso esercitò innegabile influenza sulla creazione pianistica di Chopin, di Liszt, di Mendelssohn, di Brahms.

Compose concerti per pianoforte e orchestra, il celebre settimino op. 74 (pianoforte, flauto, oboe, corno, viola, violoncello e contrabbasso) sonate, rondò, capricci, fantasie, studî, musica da camera, 2 serenate (pianoforte, violino, chitarra, clarinetto, fagotto), quartetti, 3 messe, 9 opere, balletti e cantate. Il suo metodo per pianoforte Ausführliche Anweisung zum Pianofortespiel è tuttora assai utile.

Vedi anche
studio istruzione Applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello scibile, in un’arte, in un’attività pratica, allo scopo di fare proprie tali esperienze, ed eventualmente superarle, proponendo soluzioni nuove nel campo teorico o pratico. ● Disposizioni in materia ... Ferdinand von Hiller Hiller ‹hìlër›, Ferdinand von. - Musicista (Francoforte sul Meno 1811 - Colonia 1885). Studiò con A. Schmitt e J. N. Hummel. Fu direttore del conservatorio di Colonia e di altre importanti istituzioni, specialmente corali. Virtuoso di pianoforte, si dedicò intensamente alla composizione (opere, oratorî, ... Franz von Liszt Liszt ‹list›, Franz (ungh. Ferenc) von. - Musicista (Raiding, Sopron, 1811 - Bayreuth 1886). Studiò con C. Černy, A. Salieri, F. Paër e A. Reicha. Ventenne, fu spinto dall'ascolto in concerto di N. Paganini a rinnovare la propria arte pianistica, alla quale esperienza seguì quella del contatto con Liszt, ... Fryderyk Franciszek Chopin Chopin ‹šopẽ′›, Fryderyk Franciszek. - Musicista (Żelazowa Wola, presso Varsavia, 1810 - Parigi 1849). Figlio di un insegnante francese (di Nancy), Nicolas Ch., e della polacca Justina Krzyżanowska. Precocissimo pianista (allievo di A. Živny) e compositore (allievo di J. Elssner), iniziò per tempo la ...
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    Musicista (Bratislava 1778 - Weimar 1837). Allievo di W. A. Mozart, A. Salieri e J. G. Albrechtsberger, fu nominato (1815) maestro di cappella a Stoccarda, poi (1819) a Weimar. Fu pianista e didatta celebre e fecondo ma piuttosto accademico, compositore di musica (concerti, un settimino, sonate, rondò, ...
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