BURCKHARDT, Johann Ludwig
Viaggiatore ed orientalista, nato a Losanna il 24 novembre 1784. Studiò nelle università di Lipsia e di Gottinga, poi passò in Inghilterra, dove si preparò al compito di esploratore. Recatosi a Malta nel 1809, si trasformò in commerciante indiano e passò ad Antiochia, di dove pervenne ad Aleppo. Per oltre due anni si applicò ad acquistare una perfetta conoscenza dell'arabo e del Corano. In questo periodo compì varie escursioni di studio in Siria, sebbene il paese fosse turbato dalla sollevazione wahhābita. Nel 1812, riattraversò la Siria, il paese a E. del Giordano, la Palestina; poi da Petra si recò al Cairo, sperando di poter organizzare di là una spedizione alle sorgenti del Niger. Nell'attesa, risalì il Nilo fino ai confini settentrionali del Dongola (1813). In seguito, in abito di mercante siriaco, penetrò per il deserto della Nubia a Berber e a Shendi, indi in Abissinia, raggiungendo poi il mare a Suakin (1814). Traversato il Mar Rosso, subì a Giddah un esame rigoroso dai dottori della legge sull'Islām, dopo il quale gli fu concesso di recarsi alla Mecca come pellegrino. Vi rimase quattro mesi, seguendo tutti i riti del pellegrinaggio e senza destar mai sospetti. Nel gennaio 1815, passò a Medina per visitare la tomba del Profeta, ritornò poi per la via di Yanbō‛ al Cairo, dove si occupò nel rivedere e coordinare le note raccolte nelle varie spedizioni e nello stendere le relazioni per la African Association, per conto della quale aveva fatto i suoi viaggi. Compì ancora un'escursione di studio al Sinai nel 1816, ma, ritornato al Cairo, fu colto da dissenteria e morì il 15 ottobre 1817, mentre si preparava una spedizione al Fezzan cui egli doveva aggregarsi. Fu sepolto nel cimitero musulmano sotto il suo nome di pellegrino, Ibrāhīm ibn ‛Abdallāh. Lasciò 800 volumi di manoscritti orientali, da lui raccolti, alla biblioteca dell'università di Cambridge.
Il B. era dotato delle più alte qualità per un viaggiatore e poté compiere imprese che sarebbero state impossibili ad altri. Le osservazioni da lui raccolte alla Mecca conservano anche oggi un valore inestimabile. Le note furono spesso raccolte in segreto, trascritte sotto il mantello o a riparo d'un cammello accovacciato, col pericolo d'essere scoperto dalle guide arabe o dai compagni.
Bibl.: I giornali e le note del B. e le numerose lettere mandate alla African Association furono preparati per la stampa da sir W. Ouseley e dal col. Leake, e nulla d'importante fu perduto. Le opere edite per loro cura sono le seguenti: Travels in Nubia (con memoria biografica), 1819; Travels in Syria and the Holy Land, 1822; Travels in Arabia, 1829 (fu tradotto in italiano); Arabic Proverbs, 1830; Notes on the Bedouins and Wahabys, 1931. Intorno a lui si consultino i Beiträge zu Burckhardt's Leben und Charakter, Basilea 1828.