Teologo pietista (Gardelegen, Altmark, 1670 - Halle 1744). Studiò dal 1689 a Lipsia, e qui per raccomandazione di A. H. Francke divenne istitutore della casa di Ch. Thomasius. Seguì poi A. H. Francke a Erfurt (1690), quindi a Halle; fu prof. a Köslin (1696) e a Berlino (1698). Chiamato (1709) alla cattedra di teologia dell'univ. di Halle, si mostrò subito il più intemperante e irriducibile avversario dell'ortodossia luterana (Antibarbarus orthodoxiae dogmatico-hermeneuticus, 1709-11). Contro C. Wolff diresse, prendendo pretesto dall'esaltazione che questi aveva fatto dell'etica filosofica di Confucio, il suo Causa Dei adversus atheismum (1723), e fu tra i capi della fazione accademica che costrinse Wolff a lasciare la cattedra. Più costruttive la sua Historia ecclesiastica Veteris et Novi Testamenti (1722), la Oeconomia salutis (1728) e il Biblisches Licht und Recht (1732-38), che sono tra le opere fondamentali della polemica pietistica.