REISKE, Johann Jakob
Filologo classico ed orientalista, nato a Zorbig il 25 dicembre 1716, morto a Lipsia il 14 agosto 1774. Di umile origine, essenzialmente autodidatta, lottò in condizioni di vita assai difficili con mirabile tenacia e devozione alla scienza, coltivando insieme la filologia greca e l'arabistica.
In ambedue questi campi la sua opera fu feconda e altamente pregevole: pubblicò dei classici greci edizioni di Teocrito (1765-66, voll. 2), gli oratori attici (voll. 12, Lipsia 1770-75), Plutarco (voll. 12, 1774-82), Dionisio di Alicarnasso (voll. 6, 1774-77), Libanio (voll. 4, 1791-97), con numerose emendazioni critiche spesso felici (Animadversiones ad graecos auctores, Lipsia 1751-66, voll. 5). Di testi arabi, pubblicò e tradusse in latino buona parte dell'opera storica di Abū 'l-fidā', Abilfedae annales moslemici (sola trad., Lipsia 1754; testo e trad., postumi, Copenaghen 1789-94, voll. 5), la. Mu‛allaqah di Tarafah, Leida 1742, saggi di al-Ḥarīrī, Ibn Zaydūn, aţ-Ṭughrā'ī, al-Mutanabbī; con questi, e con opere storico-erudite come una storia dell'Arabia preislamica pubblicata solo nel 1847, annotazioni e recensioni ad altrui lavori, diede vigoroso impulso agli studî arabistici, con indirizzo più storico che filologico, che allora venivano prendendo forma scientifica in Germania. Talvolta bizzarro e audace nelle sue congetture e nei suoi giudizî, resta sempre uno dei maggiori filologi tedeschi del secolo XVIII, altamente apprezzato dal Lessing con cui fu in amichevole carteggio.