DANNECKER, Johann Heinrich von
Scultore, nato a Stoccarda il 15 ottobre 1758, morto ivi l'8 dicembre 1841. Tra i suoi maestri furono P.F. Lejeune e Nikolas Guibal. Nel 1775 la scuola fu trasferita a Stoccarda, dove il D. strinse amicizia con molti illustri contemporanei, anzitutto con lo Schiller e col suo collega Ph. J. Scheffauer, insieme col quale lavorò per venti anni. Recatosi prima con il Scheffauer da A. Pajou a Parigi (1783), poi a Roma (1785) vi divenne amico del Canova, dal quale ricevette l'indirizzo che lo allontanò dai tentativi realistici dei suoi primi ritratti e decise di tutta la sua vita artistica. Gran successo ebbe una sua statua di Bacco (ora a Stoccarda), del 1788. Nel 1790 fu nominato professore nella Karlschule di Stoccarda e un anno appresso compì la Fanciulla piangente l'uccellino morto (da Catullo; il modello in gesso è a Stoccarda), gentile corpo di donna, di maniera quasi rococò, ma senza la vita sensuale dell'epoca precedente. È del 1794 lo schiller (il gesso e l'esemplare in marmo a Weimar), il primo e il migliore dei suoi ritratti che, insieme con un busto colossale, finito nel 1810, fissò definitivamente il tipo del poeta. Altrettanto buono è l'autoritratto del 1797 (Stoccarda). Incitato dallo Schiller eseguì un Ettore (1795-97) e una Saffo (1797), ambedue a Stoccarda, buone sculture, ma che risentono del contrasto tra il realismo e lo stile classico. Seguirono il ritratto del Lavater (Biblioteca civica di Zurigo), l'Arianna (1803-1814) che divenne il più noto dei suoi lavori e gli procacciò la sua grande popolarità (il bozzetto è a Stoccarda, il marmo nell'Ariadneum di Francoforte). Poco dopo essere stato nominato direttore (1828) della Scuola di belle arti, la sua intelligenza incominciò a indebolirsi, sicché nell'ultimo decennio della sua vita non eseguì nessun lavoro. Nel museo di Stoccarda v'è un Gabinetto Dannecker in cui si conserva un gran numero di plastici, di disegni, e di ricordi di questo artista.
Bibl.: Beyer-Boppard, Danneckers Ariadne, Francoforte s. M. 1902; A. Spemann, Dannecker, Berlino-Stoccarda 1909; Bender, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con bibl.); G. E. Pazaurek, D. u. seine Beziehungen zu Russland, in Jahrb. f. Kunstsammler, I (1921), pp. 37-46.