HEIDEGGER, Johann Heinrich
Teologo protestante, nato il 1° luglio 1633 a Bärentschweil nel cantone di Zurigo, nel 1659 professore di teologia a Steinfurt, nel 1667 successore di J.H. Hottinger a Zurigo, ivi morto il 18 gennaio 1698. Nelle sue idee teologiche egli subì influenze del Hottinger, di H. Crocius e soprattutto di J. Cocceius, e sostenne una moderata ortodossia. Fu uno degli autori della formula consensus Helvetici (1675) contro i teologi olandesi riformati e l'università di Saumur, e si mantenne conciliante col respingere la condanna del Descartes e del Cocceius, preparando così la teologia della "Aufklärung". Al pari di J. Buxtorf, egli sostenne l'ispirazione delle lettere e dei segni ebraici masoretici. Scrisse contro il cattolicesimo e specialmente contro il concilio di Trento.
Scritti: I più notevoli sono: Corpus Theologiae christianae, volumi 2, Zurigo 1700-1732; già apparso in una Medulla theol. christ., ivi 1696, e in una Medulla medullae theol. christ., ivi 1697; Historia Ss. Patriarch., voll. 2, Amsterdam 1667-71; Enchiridium biblicum, Zurigo 1680; ha scopo irenico fra luterani e riformati la Manuductio in viam concordiae Protestantium, Zurigo 1686; sono di polemica anticattolica: Anatome conc. Tridentini, voll. 2, Zurigo 1672; Tumulus conc. Trid., ivi 1690; Mysterium Babylonis magnae, Leida 1687.
Bibl.: M. Gass, Gesch. d. prot. Dogmatik, II, Berlino 1857, p. 353 segg.; R. Seeberg, Lehrbuch der Dogmengeschichte, IV, 2, Berlino 1920, p. 796 segg.