GRAEVE, Johann Georg (Graevius, Grevio)
Filologo, nato a Naumburg il 29 gennaio 1632, morto a Utrecht l'11 febbraio 1703. Nel 1650 s'iscrisse all'università di Lipsia per studiare giurisprudenza; ma un viaggio d'affari, per incarico del padre, lo condusse in Olanda, dove si trattenne poi per gli studî umanistici-filologici sotto l'influenza di G.F. Gronovius a Deventer. Ad Amsterdam completò questi studî sotto A. Morus e D. Blondellus; nel 1656 si recò a Duisburg, per occupare la cattedra di eloquenza, ma già nel 1658 ritornò a Deventer per succedere al suo maestro Gronovius. Si trasferì infine nel 1661 a Utrecht come professore d'eloquenza.
Guglielmo III d'Orange lo aveva nominato storiografo di corte ed educatore del principe; ma una storia di Guglielmo, cominciata da G., rimase incompiuta, giacché G. era più abile filologo che storico. D'altronde, nonostante la grande rinomanza di cui egli godeva (rifiutò l'invito fattogli dalla repubblica di Venezia di occupare la cattedra dell'archeologo Ottavio Ferrario a Padova), la sua stessa erudizione era più copiosa che profonda. Eccettuata un'edizione di Esiodo (Amsterdam 1667), si occupò principalmente dei classici latini: Lucano, Svetonio, Catullo, Tibullo, Properzio, Floro, Giustino, le cui opere egli pubblicò. La sua principale opera filologica è costituita dall'edizione delle lettere di Cicerone (voll. 6, Amsterdam 1676-99). Aveva preparato anche alcune vaste raccolte di scritti filologici e storici, secondo il gusto dei tempi: il Thesaurus antiquitatum Romanorum (Utrecht 1694-99, voll. 12), il Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae (Leida 1704-05, voll. 9, terminato da P. Burmann), il Thesaurus antiquitatum et historiarum Siciliae, Sardiniae et Corsicae (Leida 1723-25, voll. 15). Queste opere sono ancora utili, sostituendo edizioni antiche difficilmente reperibili.
Bibl.: Una lista completa delle sue opere in: Paquot, Mémoires pour servir à l'histoire littéraire des Pays-Bas, Lovanio 1760-70, X, pp. 369-445; v. anche Hahn, in Allg. deutsche Biographie, IX (1879), pp. 612-13; J.E. Sandys, A history of classical scholarship, 2ª ed., II, Cambridge 1915, p. 327 seg.; Nieuw Nederlandsch biografisch woordenboek, IV, Leida 1918, p. 670.