ALBRECHTSBERGER, Johann Georg
Nato a Klosterneuburg il 3 febbraio 1736, morto a Vienna il 7 marzo 1809. Benché abbia lasciato un grosso bagaglio di composizioni, in piccola parte pubblicate, ebbe soprattutto fama di ottimo teorico; fu assunto, dopo aver coperto cariche secondarie in città minori, quale direttore del coro nel convento carmelitano di Vienna, poi, nel 1772, quale organista di corte e nel 1792 quale maestro di cappella della chiesa di S. Stefano. Due anni più tardi fu anche, per breve tempo, insegnante di Beethoven. Uscirono stampati: l'intermezzo Enrico IV, 18 quartetti, 6 fughe per quartetto, 3 doppî quartetti, i quintetto d'archi, 1 quartetto per pianoforte, 6 trii ad arco, e moltissimi preludî e fughe per organo. Rimasero manoscritti altri 42 quartetti ad arco, 38 quintetti, 28 trii ad arco, 4 sinfonie, 26 messe, 6 oratorî, molti inni, offertorî, graduali. Ma la sua fama rimase soprattutto legata alle seguenti opere teoretiche; Gründliche Anweisung zur Composition (Lipsia 1790 e 1818, tradotto in francese nel 1814); un metodo per imparare il basso numerato (1792) e uno di pianoforte per principianti (Vienna 1808), oltre a minori opuscoli. Una compiuta raccolta dei suoi lavori teorici fu curata da J. von Seyfried (1837).
Bibl.: Per la biografia v. Allgemeine Mus. Zeitung, XI, p. 445; XXXI, p. 443.