SCHINK, Johann Friedrich
Poeta tedesco, nato a Magdeburgo il 29 aprile 1755, morto a Sagan il 10 febbraio 1835. Studiò teologia a Halle e iniziò quindi nel 1777 a Berlino, dopo il successo ottenuto con la sua prima tragedia Adelstan und Röschen (1776), la sua carriera di drammaturgo, passando successivamente a Hannover, a Vienna, a Graz, e da ultimo al teatro di Amburgo (1789-1797), diretto da Fr. L. Schröder, di cui narrò in seguito la vita nelle pagine autobiografiche degli Zeitgenossen (1818). Nel 1821 accettò il posto di bibliotecario della duchessa di Sagan.
Discepolo del Diderot e del Lessing (Charakteristik Lessings, 1817) e quindi avversario degli Stürmer und Dränger, che satireggiò nel suo Marionettentheater (1778), come più tardi dei romantici, lo Sch., pur sapendo piegare il suo ingegno a tutte le mode e a tutti gli stili e manipolando con la stessa sciattezza ogni genere di materia tragediabile, non viene mai meno al suo carattere di tardo erede del razionalismo onde si spiega anche la sua predilezione per il dramma borghese. Un suo Johann Faust (1804) ha il merito d'essere stato stimolo al Goethe a dare l'ultima mano alla prima parte del suo capolavoro. Dell'opera sua serbano valore documentario i suoi rimaneggiamenti di drammi shakespeariani, le sue critiche e riviste teatrali (Über Brockmanns Hamlet, Dramaturgische Fragmente, Grätzer Theaterchronik), e infine il suo romanzo satirico Das Theater von Abdera (1787).
R. Bitterling, J. F. S. als Dichter und Kritiker, Würzburg 1907; id., J. F. S. als Schüler Diderots und Lessings, Lipsia 1911.