Teologo cattolico (Altergarten, Baden-Württemberg, 1788 - Friburgo in Brisgovia 1865); sacerdote (1810), prof. (1818) di teologia morale e pastorale all'univ. di Tubinga, poi di teologia morale a Friburgo (1837). Avversario della teologia scolastica, cercò di enucleare una "theologia cordis" in cui avesse gran parte la meditazione sul Vangelo e la diretta esperienza religiosa. Nell'intento di rendere il popolo più intimamente consapevole del sacrificio eucaristico, in uno dei suoi primi scritti (condannato all'Indice) propose (1821) l'introduzione della lingua volgare nella liturgia della messa e la comunione sotto le due specie, mentre si sforzava di ricondurre la catechesi e l'omiletica a un'esposizione del Vangelo. Tra le sue opere catechetiche ebbe fortuna il Katechismus (1842) e soprattutto il Der kleinere Katechismus der christkatholischen Religion (1845). Dei suoi scritti sono ancora da ricordare: Betrachtungen über sämtliche Evangelien der Fasten (1829; 5a ed. 1848); Die christliche Moral als Lehre von der Verwirklichung des göttlichen Reiches in der Menschheit (3 voll., 1835- 37; 5a ed. 1851: è la sua più importante opera di morale); Geschichte Jesu Christi (1839). H. fu spesso in polemica con i teologi suoi contemporanei; alcune sue opere furono condannate da Roma.