Glottologo e filologo germanista (Tirschenreut, Palatinato Superiore, 1785 - Monaco di Baviera 1852). Insegnante a Madrid nel 1806, nel 1808 fondò a Basilea una scuola privata. Dopo aver partecipato, come volontario nell'esercito bavarese, alle ultime fasi della guerra antinapoleonica, si dedicò interamente agli studî linguistici e filologici. Divenne nel 1827 professore all'accademia militare di Monaco, nel 1828 professore straordinario di letteratura tedesca antica all'università, nel 1840 anche bibliotecario, nel 1846, infine, professore ordinario, sempre a Monaco. Sui dialetti bavaresi lasciò due lavori fondamentali, Die Mundarten Bayerns, grammatikalisch dargestellt (1821) e un Bayrisches Wörterbuch (4 voll., 1827-36), che gettarono le basi per una dialettologia scientifica non solo per l'area linguistica specificamente trattata. Curò le prime edizioni critiche di testi antichi fondamentali, come il Heiland, da lui appunto così intitolato (1830), l'Evangelienharmonie di Taziano (1831), il Muspilli (1832), i Carmina burana (1847), la Jagd di Hadamar von Laber (1850); con J. L. K. Grimm curò l'edizione di poesie latine dei secc. 10º e 11º (1838). Studiò anche storia e lingua dei Cimbri, scrivendo il trattato Über die sogenannten Cimbern der VII und XIII Kommunen auf den Venedischen Alpen und ihre Sprache (1838) e compilando uno Cimbrisches Wörterbuch (post., 1855).