THUGUT, Johann Amadeus Franz de Paula
Diplomatico austriaco, nato a Linz l'8 marzo 1739, morto a Vienna il 28 maggio 1818. Di modesta famiglia, ebbe modesti esordî: iniziò la carriera come interprete in Turchia e nei Balcani. Ma già nel 1764 era segretario presso la cancelleria aulica di Vienna: poco dopo fu incaricato d'affari (1769) e internunzio (1771) a Costantinopoli. Come tale fu l'anima della politica austriaca in Oriente, ed ebbe una parte essenziale in tutte le vicende diplomatiche riguardanti la Turchia e i Balcani: sì che fu elevato nel 1774 nel ceto dei nobili col titolo di Freiherr. Ciò non gl'impedì di allacciare segrete relazioni con la Francia: quando nel 1776 abbandonò il posto di Costantinopoli tentò di passare al servizio francese. Nel 1778 Maria Teresa si servì di lui per condurre i primi approcci diplomatici con la Prussia durante la guerra di successione di Baviera; nel 1780 lo inviò ministro plenipotenziario a Varsavia. Chiesto un congedo nel 1783, soggiornò per quattro anni a Parigi; indi venne nominato ministro plenipotenziario a Napoli (1787) perché servisse di guida e sostegno all'austriaca regina Maria Carolina. Nel 1789 fu inviato a Bucarest come commissario austriaco per la Valacchia. Gli avvenimenti francesi lo spinsero poi a recarsi a Parigi e a Bruxelles per sorvegliare i suoi interessi privati: a Vienna si pensava a lui per mantenere i contatti fra la corte imperiale e la corte di Francia. Ma, precipitando gli avvenimenti, nel 1792 fu chiamato a svolgere la sua attività diplomatica presso gli eserciti alleati. Finché nel 1793 venne nominato direttore generale degli Affari esteri: il titolo di ministro gli venne conferito solo dopo la morte del vecchio Kaunitz, nel luglio 1794. Direttive fondamentali della sua politica furono l'odio contro l'antica rivale, la Prussia, e contro la Francia rivoluzionaria. Lavorò quindi ad una coalizione austro-russo-inglese; e con la terza spartizione della Polonia restituì alla Prussia il colpo da essa inferto all'Austria con la seconda spartizione. Parigi cercò di piegarlo con tentativi di ricatto, minacciando di rivelare i suoi antichi rapporti con la corte di Francia: ma egli ottenne l'assoluzione dell'imperatore, soddisfatto dei suoi nuovi servigi. Dopo lo scacco subito dalla sua politica con la pace di Campoformio, riuscì a riallacciarne le fila, ricostituendo la coalizione; ma, dopo i primi successi del 1799, le vittorie napoleoniche ne segnarono il fallimento definitivo. Il partito della pace prevalse, e nel settembre 1800 egli dovette ritirarsi.
Bibl.: Thughut's vertrauliche Briefe, ed. de Vivenot (voll. 2, Vienna 1872); Vivenot, Th. Clairfair und Wurmser, Vienna 1869; id., Th. und sein politisches System, ivi 1870.