Teologo cattolico (Igersheim 1796 - Monaco di Baviera 1838). Sacerdote (1819), professore di storia ecclesiastica a Tubinga (1826) e di esegesi neotestamentaria a Monaco (1835), uno dei più insigni rappresentanti della teologia cattolica tedesca nel sec. 19º (scuola cattolica di Tubinga): sotto l'influenza della religiosità e dello storicismo romantico, in polemica con l'illuminismo, il protestantesimo e l'hegelismo (soprattutto di F. Ch. Baur e della sua scuola), M. sviluppa il concetto cattolico di tradizione come organico sviluppo del dogma attraverso la storia, e di Chiesa intesa come corpo mistico. Questo motivo è già chiaramente espresso in Die Einheit in der Kirche oder das Prinzip des Katholizismus (1825), ma soprattutto in Symbolik oder Dars tellung der dogmatischen Gegensätze der Katholiken und Protestanten (1832), la sua opera maggiore, che studia le divergenze dottrinali tra protestantesimo e cattolicesimo, ritrovando alla radice del primo la separazione tra Scrittura e tradizione ecclesiastica e il rigetto della seconda. L'opera suscitò avversità sia in campo protestante (cfr. la risposta di F. Ch. Baur, 1834, e la replica di M. con Neue Untersuchungen der Lehrgegensätze zwischen den Katholiken und Protestanten, 1834-35), sia in campo cattolico. In realtà le idee di M. hanno determinato - con l'opera di J. H. Newman - un importante rinnovamento nella teologia cattolica sul concetto di Chiesa e di storia del dogma. Tra gli altri numerosi studî di M., prevalentemente sui primi secoli cristiani, si ricorda Athanasius der Grosse (1827).