SERGEL, Johan Tobias
Scultore, nato a Stoccolma il 28 agosto 1740, morto ivi il 26 febbraio 1814. Allievo nell'accademia di Stoccolma e dello scultore francese P.H. Larchevêque, prese parte ai lavori per il castello reale di Stoccolma. Si recò nel 1767 in Italia: visitò, tra altre città, anche Napoli, ma soggiornò sopra tutto a Roma, fino al 1778, quando fu chiamato a Stoccolma per sostituire il suo maestro nella carica di scultore di corte.
Le opere più importanti del S. risalgono al soggiorno romano (statue d'un fauno, d'una Venere, d'un Apollo, d'un Diomede; gruppi di Amore e Psiche, di Marte e Venere). A Parigi fu accolto nell'Accademia. Dopo il suo ritorno in Stoccolma ebbe l'incarico di una sola statua in marmo, una copia libera della Venere Callipige, ritraendovi nella testa una dama di corte. Gli altri lavori eseguiti a Stoccolma hanno carattere più decorativo, come il gruppo del cancelliere Axel Oxenstierna in atto di dettare alla dea della storia le imprese di Gustavo Adolfo II, destinato a ornare il basamento della statua equestre del re in Stoccolma; l'epitafio del filosofo Descartes nella chiesa di Adolfo Federico a Stoccolma; la pala d'altare nella medesima chiesa, ecc. I membri della corte e dell'aristocrazia si fecero dal S. ritrarre in numerosi busti e medaglioni. L'ultima opera sua è la statua di Gustavo III, eretta nel 1808 nel porto di Stoccolma.
Nello stile di S. si fondono elementi neoclassici con le vivaci forme barocche. Suoi disegni e sculture nel Museo nazionale di Stoccolma.
Bibl.: G. Göthe, J. T. S., Stoccolma 1898; id., J. T. S.: s. skulpturv., ivi 1921; H. Brising, S.: s. konst, ivi 1914; L. Looström, J. T. S., ivi 1914.