TOLL, Johan Kristofer
Uomo di stato e generale svedese, nato a Mölleröd (Scania) il 10 febbraio 1743, morto a Bäckaskog (Scania) il 21 maggio 1817.
Da giovane prese parte alla guerra dei Sette anni; poi ottenne un impiego civile nella provincia di Kristianstad, che gli fu tolto dal partito dei "berretti", che dominavano nella dieta del 1771-1772. Seppe a tempo prevedere che Gustavo III preparava un colpo di stato e si fece accettare fra i congiurati. Gli fu affidato il compito quasi disperato d'impadronirsi della fortezza di Kristianstad e lo condusse abilmente a termine (12 agosto 1772); la riuscita del colpo di stato lo mise in prima linea, anche per le sue capacità di amministratore, la sua integrità morale e la sua audacia, doti che gli conquistarono la più assoluta fiducia reale. Capo della Commissione di difesa nazionale, organismo segreto al quale il re affidò il governo del paese durante la sua assenza nel 1783, fu a parte dei disegni del re per spingere la Russia alla guerra. Gustavo III entrò in campagna nel 1788 contro il parere di T., il quale tuttavia fu ritenuto responsabile dei primi rovesci. Dopo l'uccisione di Gustavo III fu ambasciatore a Varsavia; e fu condannato ingiustamente come complice della congiura di Armfelt; ma Gustavo IV, appena raggiunta la maggiore età, nel 1796, gli restituì le antiche cariche. Maresciallo della dieta di Norrköping nel 1800, guidò abilmente i realisti e abilmente condusse le trattative per l'intervento della Svezia nella guerra contro Napoleone. Quando Stralsunda cadde nelle mani del maresciallo francese G. Brune, T. riuscì ad ottenere che alla guarnigione svedese, rifugiatasi nell'isola di Rügen, fosse accordato (7 settembre 1807) di ritornare con armi e bagagli in Svezia, e ciò gli procurò la nomina a maresciallo. Anche sotto Carlo XIV (Bernadotte), il T. conservò l'alta posizione da lui occupata nello stato e nel 1814 fu nominato conte.