ENGEL, Johan Jakob
Scrittore tedesco, nato a Parchim l'11 settembre 1741, morto il 28 giugno 1802. Come autore di drammi (Eid und Pflicht: der Edelknabe, 1774, ecc.) e, particolarmente, di commedie (Der dankbare Sohn, 1771; Der Diamant, 1772; Die sanfte Frau, imitata da Goldoni, 1779), seguì essenzialmente l'esempio del Lessing; e al Lessing s'appoggiò anche negli scritti di estetica (Anfangsgründe einer Theorie der Dichtungsarten; Ideen zu einer Mimik, 1785), sebbene spesso senza riuscire a svincolarsi, nei principî generali, dalle ormai già arretrate teorie di Batteux. La massima risonanza del suo tempo raggiunse come Populärphilosoph, nello spirito dell'Aufklärung, con la raccolta Der Philosoph für die Welt, che, uscita nel 1775-77 con contributi anche di Mendelssohn, di Garve e di altri, fu poi, all'apparire del terzo volume nel 1800, ferocemente stroncata da Schleiermacher nell'Athenäum. Il suo romanzo analitico-didattico-sentimentale Herr Lorenz Stark, accolto da Schiller nelle Horen (1795-96), fece fortuna e resistette molto a lungo come "lettura per famiglie". Anche nella vita pratica la fortuna era stata benigna all'E., che, professore al Joachims Gymnasium di Berlino nel 1770, poi precettore a corte, poi direttore nel 1787 del Nationaltheater, godé stabilmente la fiducia e il favore del gran Federico, e, dopo la morte di lui, anche di Federico Guglielmo III.
Opere: Sämtliche Schriften, voll. 12, Berlino 1801. Il Philosoph für die Welt e Herr Lorenz Stark sono ristampati nelle edizioni Reclam: il romanzo anche, a cura di Bobertag, nella Kürschners deutsche national Literatur, 136.
Bibl.: K. Schröder, J. J. E., Schwerin 1897; H. Daffis, E. als Dramatiker, Monaco 1899; F. Hoffmann, J. J. E. als Ästh. und Krit., Breslavia 1922.