RATGEB, Joerg (Jerg)
Pittore, nato a Schwäbisch-Gmünd nell'ultimo quarto del sec. XV, giustiziato nel 1526 a Pforzheim per aver partecipato alla sommossa dei contadini. È accertata la sua presenza a Stoccarda, a Helbronn, a Francoforte s. M., dove eseguì il suo capolavoro, una serie di affreschi nel convento dei carmelitani, quasi completamente distrutti e conservati in copie (Adorazione dei magi, 1514-15; ciclo di storie della Redenzione). Al 1504 sono datati i due ritratti del conte e della contessa Stalburg, nell'istituto Staedel di Francoforte. Altre due opere fondamentali sono l'altare Schwaigern, del 1510, e quello Herrenberg del 1519 nel museo di Stoccarda. L'arte del R., improntata a uno stile singolare entro l'ambito della pittura tedesca del tempo, è mossa, espressiva, spesso profondamente agitata; e sembra rispecchiare la vita irrequieta del pittore. Frequenti le reminiscenze italiane, soprattutto veneziane (Carpaccio e I. Bellini), dovute a un viaggio dell'artista in Italia.
Bibl.: A. Stange, J.R. Zugleich ein Beitrag zur Verarbeitung italienischer Formmittel in Deutschland, in Festschrift Wölfflin, Monaco 1924; G. Schönberger, R.-Studien, in Städeljharbuch, V (1926), pp. 55-74; O. Benesch, Zum Werk J. R's, in Zeitschr. f. bild. Kunst, LXI (1927-28), pp. 49-53; W.K. Zülch, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934 (con bibl.).