HONDT (Hondius), Jodocus
Incisore e cartografo, nato a Wackenpresso Deynze in Fiandra nel 1563, apprese ad Anversa l'arte dell'incisione, ma in pari tempo fu erudito dal padre nelle matematiche e nelle lingue straniere; si recò poi in Inghilterra, dove si procurò fama come incisore, eseguendo, insieme con De Bry e Ryther, le carte che accompagnano la versione inglese dello Speculum nauticum del Waghenaer (Marins Mirror, 1588) e i globi detti di Molineux. Tornato in patria nel 1593, si fissò presto ad Amsterdam, dove aprì un'officina d'incisore e una stamperia specializzate nel campo cartografico e che divennero presto celebri. Da questa officina uscirono nel 1596 o 1597 un planisfero in proiezione di Mercator, quattro carte generali dei continenti oggi perdute, una carta della Francia in 4 fogli e poi il magnifico planisfero in proiezione di Mercator (1608), in 25 fogli (m. 2,28 × 183) e ancora le carte annesse al Theatre of Empire of Great Britain dello Speed, ecc. Ma fino dal 1604 H. aveva acquistato tutti i rami delle carte di Gerardo Mercator e già nel 1605 ripubblicava l'edizione di Tolomeo curata da Mercator e nel 1606 una nuova edizione del famosissimo Atlas di Mercator, accresciuta di circa 40 carte nuove, alcune delle quali sono opera personale di H. Di questo una nuova ristampa apparve nel 1607 e una versione francese nel 1609. H. morì il 16 febbraio 1611. L'opera sua fu continuata dal figlio Enrico e dal genero Jan Janssen (Iohannes Iansonius) ai quali si debbono le successive edizioni accresciute dell'atlante e l'appendice a questo, fusa poi con la raccolta principale che assume dal 1638 il titolo Atlas Novus.
Bibl.: H. Averdunk e K. Müller-Reinhard, Gerhard Mercator und die Geographen unter seinen Nachkommen, Gotha 1914; E. Heawood, The Map of the World on Mercator's Projection by Jodocus Hondius, Londra 1927.