JODLER o Jodl
È il canto popolare, di carattere polifonico, proprio degli abitanti di alcune regioni alpine (Svizzera, Tirolo, Austria occidentale), costituito in parte o in tutto da un gorgheggio tipico (Jodel), che il cantore esegue su semplici vocali o sillabe di puro valore fonetico, modulando con salti dal registro di petto a quello di testa.
In ritmo ternario, con movimento di valzer piuttosto lento, i Jodler presentano in genere un'alternanza simmetrica di parti cantate su testo e di parti puramente vocalizzate (gejodelt), quelle con carattere lineare di maggior cantabilità, queste con una tendenza alla strumentalità che realizza spesso un vivace contrasto. Ma proporzione e alternanza tra testo e Jodel possono presentare la più libera varietà. Spesso, anch'essi sono eseguiti contemporaneamente: la voce del solista, che vocalizza passando dall'uno all'altro registro, riprende la melodia del testo variandola con una più martellata e agile plasticità ritmica, e fa da protagonista, mentre il coro delle altre voci ripete immobile la melodia fondamentale delle quartine. Armonicamente i Jodler presentano la semplice coerenza struttiva degli accordi di tonica, dominante, sottodominante. Il tessuto polifonico è al massimo di quattro voci. Vi sono anche Jodler senza parole, nei quali il ritmo conserva soltanto nello schema generale la piana regolarità d'un Tanzlied a tre o d'un canto in versi, e nelle singole battute si snoda e si frange in arpeggi e vere figurazioni strumentali, che possono richiamare l'agile arcata del violino. La pratica di tali canti è antica: probabilmente si collega al sorgere della musica polifonica nel Medioevo.
Bibl.: Pommer, J. und Juchezer, Vienna 1890; id., 252 J. und Juchezer, ivi 1893; id., 444 J. aus Steiermark, ivi 1901; C. Rotter, Der Schnadahüpfl-Rhytmus, Berlino 1912; E. M. von Hornbostel, Die Entstehung des J., in Basler-Kongressbericht (1924).